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Repubblica – “I numeri condannano i rosa: l’anno scorso terzi con 14 punti in più”

“Le reti realizzate sono di meno, così come il computo totale dei punti e la classifica che, rispetto al recente passato, è traballante e più insicura”. Questo l’incipit di Repubblica che nell’edizione odierna traccia un paragone tra il Palermo odierno e quello dell’anno scorso.

Il Palermo di Corini dopo venticinque gare aveva in ultimo battuto il Como (3-0) al “Barbera” e si piazzava terzo con 45 punti, soltanto uno in meno rispetto alla Cremonese seconda e a –9 dal Parma capolista. “Un cammino all’apparenza altisonante poi scemato e stroncato nel corso dei successivi incontri, con Corini che dopo i lariani avrebbe battuto solo il Lecco e… basta”, si legge.

Anche il confronto sui gol è impietoso. Il gruppo del “Genio”  aveva segnato a questo punto quarantacinque gol. “Per intenderci, solo tre in meno del Parma lanciato in volata diretta verso la A e ben diciotto in più dei rosa di adesso, fermi a ventisette. E anche il capitano, ovviamente a causa di un impiego più sostanzioso e lontano dai malumori e le voci di mercato che lo hanno circondato quest’estate, aveva una verve realizzativa più prolifica grazie a nove gol (e quattro assist) messi a segno che si contrappongono senza appello ai quattro odierni”.


8 thoughts on “Repubblica – “I numeri condannano i rosa: l’anno scorso terzi con 14 punti in più”

  1. I numeri condannano soprattutto una persona solo una DIONISI!!!per questo spero che i tifosi della curva domenica non si ridicolizzino, al solito con le canzoncine i saltelli e altre minc…. Al solito loro e pensino a contestare ininterrottamente DIONISI senza tregua e non deve interessarci il risultato sul campo devono e dobbiamo guardare più avanti pensare al futuro e soprattutto ad un eventuale playoff!! Non possiamo permetterci di giocarli con Dionisi in panchina. Tifosi della curva domenica CONTESTIAMOLO senza tregua non può più essere lui l’allenatore del Palermo.

    1. Contestare l’allenatore non serve a niente. Danneggia solo la squadra.Deve essere la società a decidere. cCompito dei tifosi è incoraggiare i giocatori. Non ripetiamo l’errore dell’anno scorso, in cui abbiamo contestato ininterrottamente Corini che ora, quasi quasi, rimpiangiamo. Il 2 a 2 dell’anno scorso a Cremona fu interpretato come disastro ttale con il risultato di compromettere tutto. Basta con il disfattismo.

  2. Società sorda e cieca. Non c è futuro, ma quale play off con questo soggetto, non merita neanche essere chiamato allenatore. Uno che in otto mesi non è in grado di dare una organizzazione di gioco.

  3. Sono sicuro che se Corini avesse avuto i difensori che ha il Palermo oggi non sarebbe stato esonerato. Il Palermo aveva un gioco, creava tanto e segnava molti gol. I problemi erano tutti in difesa (e in porta).

  4. Forse avevo ragione io quando dicevo che il problema del Palermo dello scorso anno non era Corini e che la squadra aveva molti limiti e la classifica rispecchiava il valore della rosa…
    Il modo in cui è stato trattato dai tifosi è stato semplicemente una vergogna.

  5. Contestare l’allenatore non serve a niente. Danneggia solo la squadra.Deve essere la società a decidere. cCompito dei tifosi è incoraggiare i giocatori. Non ripetiamo l’errore dell’anno scorso, in cui abbiamo contestato ininterrottamente Corini che ora, quasi quasi, rimpiangiamo. Il 2 a 2 dell’anno scorso a Cremona fu interpretato come disastro ttale con il risultato di compromettere tutto. Basta con il disfattismo.

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