Repubblica – “Palermo, dagli inglesi ad Arkus: fine di un’era”
“Negli ultimi tre anni della sua gestione Maurizio Zamparini avrebbe venduto a chiunque, persino a un percettore di pensione sociale”. Queste le parole contenute nel quotidiano “La Repubblica” che analizza i vari passaggi di società fino al fallimento. Zamparini con circa 50 milioni di debiti alla fine del 2016, cercava un compratore.
Il primo a proporsi fu Paul Baccaglini. L’ex iena di origini italo americane aveva già creato dei fondi di investimento (come Integritas Capital) ed era ad un passo dall’acquistare la società. Tatuaggio rosanero e diventa presidente per due mesi. Poi l’offerta crolla in seguito ad un confronto con Zamparini, possibilmente per i tanti debiti del club.
Dopo Baccaglini però arriva Follieri, ma anche con lui il tutto si risolve in un nulla di fatto. La palla allora passa agli “inglesi” Clive Richardson e John Michael Treacy che acquistano il 100% delle quote senza versare mai un soldo. E il Palermo torna nelle mani di Zamparini.
E’ in quel momento che la società verrà affidata al duo Daniela De Angeli – Rino Foschi fino all’ultimo passaggio di consegne alla Arkus Netwok dei Tuttolomondo che fa sprofondare la società e la fa scomparire dal calcio professionistico.
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La folle gestione delle trattative per la cessione della società negli ultimi mesi (secondo me) è la diretta conseguenza della stretta della Procura. Inglesi e Tuttolomondo sono scelte affrettate e disordinate, frutto della disperazione (che attrae professionisti di certi affari). Considerato, poi, che la questione centrale dell’offensiva che ha subito Z. è costituita dalla vicenda della cessione del marchio, ritengo che, alla fine dei conti, sia stata perpetrata un’ingiustizia. Due pesi e due misure. Z. è stato preso di mira e a noi è toccata la mano dura e non quella che ha accarezzato serenamente analoghe condotte tenute da altre società.
Z. ha fatto i debiti, non ha pagato il marchio, ha falsificato i bilanci, ha trovato 4 scappati di casa…. il responsabile del fallimento è l’innominabile friulano.
Esatto inutile prendersela con questi quattro speculatori se non paga chi gli ha permesso di mettere le mani nel Palermo. Questi sono solo venuti a banchettare sul cadavere
Era impensabile che chiunque si fosse accollato qualla montagna di debiti lasciati da Zamparini. All’inizio voleva pure dei soldi poi si accontentò di regarla. Ma chi volea regalato una montagna di debito. Gli sciacalli del momento si volevano limitare quei quattro crediti nei confronti della lega e da qualche società che doveva saldare vecchie cessioni. Incassati questi quattro soldi hanno ripulito la cassa e buonanotte ai suonatori. Ma gli è andata male, sono stati arrestati. Bisogna vedere quanto se ne fanno relmente di galera.
Appunto, quanto faranno di galera? Sempre ovviamente dopo 3 gradi di giudizio,ci mancherebbe. Quindi il cattivo pensiero che siano comparse affittate per altri scopi ci potrebbe stare…
Baccaglini ha molto perché voleva eliminato il debito di Alyssa.