Repubblica – “Palermo, futuro appeso alla guerra Mirri – Di Piazza”
“Tutto fermo in attesa della pronuncia del tribunale di Catania sulla querelle Mirri-Di Piazza“. Valerio Tripi di Repubblica parla della situazione societaria del Palermo, affermando come il processo stia rallentando la trattativa per la cessione del club.
“L’interlocuzione con i rappresentanti del fondo procede, ma per andare avanti si aspetta il pronunciamento del tribunale sulla richiesta di sequestro conservativo dei beni presentata da Tony Di Piazza” – afferma Mirri al quotidiano -. La vicenda relativa alle quote della società è uno spartiacque per il futuro del Palermo“.
Il presidente del Palermo ha poi aggiunto: “La banca d’affari Lazard sta continuando a tenere i rapporti con il fondo con sede a Londra interessato al Palermo, ma è evidente che un investitore vuole vederci chiaro prima di chiudere la trattativa. Tutto dipenderà dalla sentenza che verrà emessa a Catania”.
Mirri fa quindi intendere, sottolinea il quotidiano, che un eventuale decisione di sequestro conservativo potrebbe anche “mandare tutta l’operazione all’aria“.
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E. X la sentenza passerà tanto tempo, poi quando fra 3 / 4 anni il Palermo avrà il centro sportivo altri club avranno stadi di proprietà e quindi il Palermo che non lo avrà sarà veramente poco appetibile. Senza contare che con l’assenza di valorizzazione di talenti, il Palermo a giugno una volta uscito dai play off non avrà risorse e magari dovrà indennizzare di piazza, a luglio ci sarà il rischio fallimento
Fatemi capire a Catania una grande azienda sta comprando una società con 60 milioni di debiti e un presunto fallimento e a Palermo si spaventano di un sequestro di circa 6 milioni, ma fatemi il piacere, mirri deve dire che non c’è nessuno che vuole comprare alle sue condizioni
A Catania nessuno sta comprando niente|
Una vicenda davvero penosa sulle spalle del Palermo, Deluso da Di Piazza per il comportamento inqualificabile, e da Mirri per l’incapacità di gestire dall’inizio questa storia in modo diverso. Le due maggiori società siciliane appese in questi giorni alle decisione del Tribunale di Catania.
MA SCUSATE, MA ALLORA CHE CI FACCIAMO NOI QUI A DIBATTERE, A SEGUIRE UN FUNERALE GIÀ ORGANIZZATO????🤔 ALLUCINANTE…FORSE IL DIRETTORE HA RAGIONE…NON C’È SPERANZA..
Mirri può girarla come vuole ma se a fine anno qualcuno non mette i soldi falliamo un ‘ altra volta…
lo sa…fidati che lo sa….
‘Mirri fa intendere’. Ma chiunque può capirlo da solo, anzi dovrebbe averlo capito (inteso) da tempo, se interessato. Al Giudice ha fatto ricorso Di Piazza, perché evidentemente si ritiene gravemente ‘raggirato’. E lo stesso Di Piazza ha preventivamente chiesto la protezione dell’oggetto del contendere, ovvero Hera Hora e quello che c’è dentro (il Palermo FC, e basta), in attesa del giudizio. Ora, anche se il Giudice non concederà il sequestro conservativo (ipotesi improbabile, secondo me), la lite rimarrà lo stesso, gravame che rende comunque invendibile Hera Hora, specialmente ad un fondo (d’investimento), che di solito deve rispondere a normative prudenziali molto rigide. C’è da aggiungere che, in assenza di accordo tra i due, la causa richiederà molto tempo e non è detto che il tempo giocherà a favore di Mirri. Una eventuale promozione del Palermo, ad esempio, non potrà non far lievitare il valore di Hera Hora, tanto da rendere più che legittime le attuali pretese di Di Piazza.
Di Piazza chiede 11,9 milioni per i suoi 40%. quindi, secondo te, se il palermo sale in B la società varrebbe quasi 30 milioni?
Si, certo. E’ o non è Palermo, la quinta città d’Italia? Ha non non ha, Palermo, lo Stadio (R)enzo Barbera, Stadio dei Mondiali 90, capienza 35mila, tra i più grandi d’Italia? Lo stesso Mirri non ha valutato un Palermo in Serie A, pari o superiore alla Fiorentina? Ovvero 170 milioni (piccioli ‘usciti’ da Comisso per rilevarla, non chiacchiere). 20 milioni (di Euro, più un bel po’ di debiti occultati) la cifra ‘uscita’ da Zamparini, luglio 2002, un quinto di secolo fa (preistoria dei diritti tv), per acquisire da Sensi la Squadra Rosanero. Squadra di Serie B, parco giocatori impoverito e (di nuovo) in odor di fallimento. Sempre lo stesso Mirri non cercò di salvare il ‘vecchio’ Palermo, tramite una cordata, dopo aver quantificato i debiti in circa 40 milioni di Euro? Come dimenticare, ‘Palermo, il gioco dell’oca!’. Infine, non è stato sempre Mirri a definirsi un imprenditore, prima che tifoso, che se investe 7 vuol ricavarne 70? E Di Piazza invece cos’è, chi è, Spaccafico, in lacrime davanti alla demolizione (magari con a seguire un dolly, a caso, di Tornatore)?
Ok, anche se potrei obiettare su alcuni calcoli tuo, faccio un solo commento: che cre++++ (per non dire altro) il siculo-americano a non aspettare la promozione in Serie B prima di fare il recesso
“Una eventuale promozione del Palermo, ad esempio, non potrà non far lievitare il valore di Hera Hora, tanto da rendere più che legittime le attuali pretese di Di Piazza.” Mi pongo e ti pongo una domanda, J Guitar. Il valore delle quote non è cristallizzato? Nel senso che è quello riferibile al momento del recesso del Di Piazza? Ammettiamo (per assurdo) che le quotazioni delle azioni di Hera Hora salgano vertiginosamente, Di Piazza vanterebbe un credito maggiore rispetto alla consistenza di quello valutabile al momento del recesso?
Non so quale sia la data del recesso. So però che a quella data Di Piazza dà alle sue quote (per meglio dire: alla sua proprietà) il valore indicato negli atti depositati, cioè 12 milioni di Euro, per fare cifra tonda. Se compro una parte di uliveto, perchè intendo speculare, guadagnare sul prodotto finito (l’olio, la sansa di olive, le bruschette, lo spaghetto aglio e oglio, il cantastorie etc.) non puoi poi pretendere di farmi fuori, liquidandomi al prezzo della legna da ardere, perché come legna da ardere hai trattato tutto l’uliveto, approfittando di quote maggioritarie. Tipo tosto, secondo me, Di Piazza. E’ lo stesso che si mise a strillare, quando vacillò l’ipotesi della promozione, d’ufficio, in Serie C. Perché, sosteneva, con il milione ‘uscito’ per l’iscrizione della Società Sportiva Dilettantistica Palermo, gli era stato garantito, dopo un solo anno, l’accesso tra i professionisti. Dichiarazione poi (malamente) ritrattata.
Grazie J Guitar. Già! Tipo tosto il Di Piazza – ed i “maltrattamenti” rendono ancora più tosti.
Ecco cari amici a cosa mi riferivo giorni fa quando chiedevo delle possibili conseguenze di questa azione di di Piazza. Ho i capelli bianchi e per esperienza non portano nulla di buono. Ci vorrebbe qualcuno esperto , ma seriamente, che ci spiegasse se in concreto rischiamo di fallire nuovamente. Ma temo che nessuno ne possa sapere nulla. Per cui , pazienza.
Quando si tira in ballo i tribunali non è mai buon segno. I tempi si dilatano e non possono mai coincidere con quelli del calcio. Lo abbiamo già visto con Zamparini. Lui ancora aspetta un processo e intanto il Palermo è sparito. Adesso sembriamo essere già ad un bivio. Mirri non ha più risorse e deve cedere . I tribunali potranno seguire i suoi tempi ? I tempi del calcio ? Non credo proprio.
Sento ancora parlare del Catania. Ma porca miseria non vedete che li tutti , tribunali lega tifosi e società vogliono tenere in piedi la baracca ? Non vedete che nessuno parla di 60 milioni di debiti ? Pensate invece a ciò che è accaduto al Palermo di Zamparini. E riflettete se potete .
Mirri non ha più risorse da immettere nel Palermo. Alla luce di quanto scrive repubblica credo che di sia già chiuso il ciclo del nuovo Palermo. Spero di no , spero ci sia una via d’uscita, ma credo che alla fine il Palermo sparirà nuovamente e i tribunali poi con i loro tempi decideranno sulla causa tra Mirri e di Piazza. A quest’ultimo del Palermo non fotte proprio nulla.
“A quest’ultimo del Palermo non fotte proprio nulla.” E se avesse in realtà chiesto a Mirri di cedergli il 60%, ricevendo in risposta un no oppure una richiesta corrispondente proporzionalmente al 40% che adesso lo stesso Di Piazza chiede? E se, a conoscenza delle verità economiche e contabili, volesse farlo fallire per riprenderlo “aggratis”? Stavolta si tratterebbe in fondo di un solo piccolo passo indietro (da C a D che vuoi che sia?). La verità, caro Solo rosanero, è che a parole tutti vogliono il bene del Palermo, ma non tutti (e forse è anche lecito) incondizionatamente. Non dimentichiamo che il Palermo è anche strumento di visibilità, non avevo mai sentito parlare di Di Piazza, appena un tantino di Mirri quale pubblicitario, assolutamente nulla dei Tuttolomondo o di altri squallidi personaggi (Baccaglini ad. es.) che ai danni della nostra passione si son fatti un pò di pubblicità… e non solo.
E se mio nonno aveva tre palle era un flipper. Di Piazza non ha chiesto niente se non la cifra di 11,9 milioni di euro. Non è un tifoso del Palermo (è conclamato tifoso della merdinter) e come speculatore è paragonabile all’americano che voleva comprare la fontana di Trevi.
L’unica certezza è che questo oriundo di Broccolino sta facendo solo danno. E mi dispiace che molti lo hanno osannato quando in realtà è da prendere a pedate.
A Catania hanno forza politica ed economica per fronteggiare qualsiasi crisi. Mai una procura locale contro , anzi il contrario. Guardate cosa accadde invece connol Palermo di Zamparini. Rileggete gli articoli del quotidiano locale e ciò che dichiaravano gli stessi tifosi. E intanto qualcuno festeggiava.
Questo sembra vero. Tutti uniti (politici, magistrati, imprenditori, stampa, tifosi). Sembra vero e forse lo è, ma bisogna invece chiedersi se dalla stessa cosa. Perché ben diverso è essere uniti dalla passione rispetto all’essere uniti da condivisi personali interessi.
Il processo a Zamparini, c’è ancora chi aspetta il processo a Zamparini. Quale processo? Quale altro processo? La CURATELA del fallimento ‘US Città di Palermo’ non ha coinvolto Maurizio Zamparini nel relativo procedimento giudiziario. Nonostante ne avesse tutte le facoltà (v. ‘Responsabilità degli amministratori’ v.’Bancarotta fraudolenta’, azione intervenuta solo contro i Tuttolomondo). Sveglia, tifosi rosanero. La pubblicità è finita e sta andando in onda un altro film, anche se il genere è (quasi) lo stesso, comunque ‘genere giudiziario’.
La colpa di tutta questa vicenda è del duo Mirri-Sagramola che con arroganza e presunzione hanno tenuto fuori dalle scelte societarie l’italo americano
Disgraziato chi vi ha permesso di vincere il bando….ancora un campionato con la spada di Damocle sulla testa, mentre i due filantropi si danno battaglia nei tribunali…ma come si fa??….personalmente nutro dubbi sull’esistenza di questo fondo…
Di tutto questo ringraziamo l’affezionatissimo tifoso Di Piazza. Forza!
Non serve arrivare in America per fare i ringraziamenti. Puoi farli tranquillamente a Palermo.
Entrambi hanno le loro ragioni, non c’è da accusare questo o quello, semmai l’errore che si è commesso è non essere stati capaci di andar d’accordo per, come si dice, “un minimo amor di appartenenza”.
Quindi quel che più dà fastidio è che tra i due litiganti il danno lo paga la Palermo calcio, e questa è la cosa maggiormente negativa.
Io credo proprio che il valore delle quote di di piazza siano cristallizzato, 12 milioni di euro anche quando il Palermo ne varrà 200,perche nel frattempo, non sta più investendo
Hanno rilevato il Palermo a zero euro, hanno promesso impegno economico e passione per una A da raggiungere addirittura in 3 anni. Questi sono i risultati, ed entrambi hanno colpe eguali.
NON è COLPA LORO….C’è STATO IL covid. MALEDETTI.
L’unico errore commesso da Dario Mirri in questa faccenda è stato quello di far entrare nella società questo tizio che aveva perso il bando ed è voluto rientrare per forza dalla finestra. Non mi piacque allora, né la situazione né il tizio, e purtroppo il tempo mi ha dato ragione.
Sono soli chiacchiere. Nessuna trattativa potrebbe inficiare un investitore. Qualcuno vuole fare terrorismo nei confronti di chi ha dei diritti.
Ma l Italia , ormai è il paese dove i diritti sono o scomparsi.
Nulla hai da temere da chi dice che ti odia. Tutto hai da temere da chi dice che ti ama.
Quindi deduco che nessun tribunale ci dirà mai se l’operazione cessione del marchio fu lecita o meno ? Operazione ricordo madre di tutte le nostre disgrazie sportive fino alla scomparsa.
Sarà, ma questa storia non mi fa stare tranquillo e non promette nulla di buono.
Ora arriverà il solito filosocietario che mi darà del “nemico della contententezza”, del romano, del catanese, dello strisciato…
ma ne infischio!
Di certo la vicenda influenza presente e futuro del Palermo come ammette pure Mirri.
Quando sentivo ripetere della serie A in tre anni ridevo amaramente come un pazzo. Come si fa pensavo a sparare ed ad ascoltare simili caz++++ ? Ma veramente esistono allocchi del genere tra la gente ? E le altre squadre? Guarderanno noi ? Ma come si fa ? Oggi vedo che di comincia a ragionare. Ma ormai è troppo tardi.
Caro Piero alla fine al tifodo del Catania interessa solo il risultato finale: stipendi pagati , campionato ancora una volta salvo e magari un bella vittoria con noi. Se poi gli interessi comuni contribuiscono alla salvezza per loro conta poco . Tornando a noi Mirri ha in mano il Palermo. Dovrà lui trovare una soluzione. Speriamo bene.
O, sarebbe giusto ed auspicabile, anche chi “moralmente” ha garantito su di lui.
Ancora, per Cicerone: “Una pace ingiusta è migliore di una guerra giusta”. Tornando all’attualità, se davvero la cessione del Palermo è così strettamente legata alla soluzione del conflitto tra i due soci principali di Hera Hora e se è stato dichiarato più volte che il triennio di Hera Hora volge al termine, quale logica e quale vantaggio c’è a mantenere questo conflitto ? Ipotizziamo per un attimo che, tra primo pronunciamento, ricorsi e contro-ricorsi vari, il giudizio resti in sospeso fino alle calende greche secondo la normale tempistica della giustizia italiana. Ipotizziamo che l’ipotetico compratore non intenda, come già avvenne ai tempi della famosa questione “Alyssa – Mepal -vendita del marchio”, esporsi all’alea di una sentenza pendente. Chi ci guadagna tra i due contendenti ? Ci guadagna forse Mirri che non riuscirà a vendere vedendosi costretto, se vorrà e potrà, a esporsi ulteriormente ? Ci guadagna lo yankee dal cuore rosanerazzurro che si ritrova con il 40% di nulla ? Suvvia, trovate un accordo nell’interesse vostro e del Palermo. In fondo, già nel V secolo avanti Cristo il generale cinese Sun Tsu scriveva: “La più grande vittoria è quella che non richiede alcuna battaglia”. Capito ? Do you catch my meaning?
Eccome! God save our love!
Vorrei tanto che avesse ragione il Dott. Monastra, quando a risposta a specifica domanda, parlò di schermaglie e tecnicismi. In ogni caso, a meno che le parti non trovino e mettano in atto un accordo, una cosa è certa (quantomeno certamente si evince): Se l’eventuale buon esito della trattativa sulla cessione del Palermo dipende dallo “spartiacque” così definito da Mirri, il Palermo (Hera Hora) attualmente non si trova nella condizione di far fronte al pagamento del debito, né intende accollarselo il presunto acquirente. Troppo pochi, 12.000.000 (circa) di euro per essere decisivi in tal senso; ho timore che la rapida del fiume non conduca ad una piccola cascata facilmente superabile. Spersonalizzandomi (senza alcuna fatica) da ogni condizionamento di natura politica, spero che chi ha voluto affidare ad Hera Hora il Palermo (ed i suoi tifosi), si renda conto che si è assunto una responsabilità ben più grande di una semplice responsabilità amministrativa. Chi si è fatto “garante” di una rinascita per assicurare continuità ad una passione – tale dovrebbe essere il Palermo per i suoi tifosi – a prescindere dalla continuità storica (della quale francamente mi interessa molto meno) non può adesso far finta di non vedere, non sentire e non sapere. Doveroso l’immediato intervenire per salvaguardare, quantomeno, la dignità del “buon fine” in relazione al compito assunto, da considerare, in tal senso, non ancora portato a termine.
Vedo fare paragoni fra la situazione del Palermo e quella del Catania, la differenza è sostanziale, e si chiama Torre del grifo. Senza quella il Catania sarebbe sprofondato da 2 anni…
Dott. Monastra, io scrivo qui di getto e d’impulso e malvolentieri ricorro a word. Questo continuo refresh (oggi più delle altre volte) mi costringe a farlo e poi mi ritrovo errori del tipo “quando a risposta a specifica domanda” anziché, per come avevo scritto su quel “benedetto” software, “quando in risposta a specifica domanda”. Ho un dubbio! E’ Lei che sponsorizza Microsoft oppure Microsoft che sponsorizza Lei? (sapesse quante gliene dico col pensiero ) 😀
il refresh che ricarica la pagina è messo apposta a beneficio dei lettori per aggiornare la pagina costantemente. Diciamo che quattro minuti circa sono un buon margine di tempo e tutto sommato non è male che i messaggi siano più brevi. Lei oggi ne ha scritti una 50ina, senza refresh forse sarebbero stati 100. No? (gm)
Una cinquantina? Non credo. Al massimo, oggi, cinque o sei. E pensare che avevo scritto che forse dovremmo scrivere di meno e parlare di più. In ogni caso, la mia voleva essere “sana ironia”… Spero che come tale sia stata recepita…
p.s. Se avessero dovuto essere 100 messaggi, 100 sarebbero stati, nonostante il refresh. Sono una persona abbastanza “determinata”, abbastanza… sino al punto di riscrivere almeno per 5 o sei volte… prima di desistere ed arrendermi. Cercherò comunque di essere più breve.
Torre del Grifo fa gola a molti (SIGI compresa… shshsh), ma attualmente mi pare sia ipotecata sino all’estinzione del mutuo col Credito Sportivo. Siamo sicuri che il vero oggetto del “tentativo” di salvataggio sia il Catania Calcio?
X tifoso del Palermo……..
Pensa a quanti danni sta facendo Mirri con i suoi compari…