​​

Repubblica Palermo – Partita contro il crac: ecco i nuovi documenti

“Una partita contro il crac”. Questo il titolo scelto per introdurre quello che sarà il tema del giorno: la prima udienza fallimentare in cui il Palermo dovrà presentare i propri documenti e scongiurare l’ipotesi del fallimento societario di fornte al collegio formato dal presidente Giovanni D’Antoni, dal giudice anziano Raffaella Vacca e dal relatore Giuseppe Sidoti.

Una partita che vedrà per la prima volta i sostituti Andrea Fusco e Francesca Dessì confrontarsi con il pool di professionisti chiamati da Zamparini, con le due parti pronti a sostenere tesi totalmente opposte e il club che punta al rigetto dell’istanza presentata dalla Procura anche attraverso nuovi documenti, che verrano presentati in mattinata e che la Procura si riserverà di analizzare chiedendo un rinvio, che allungherebbe i tempi della sentenza.

LIVE – FALLIMENTO PALERMO: LA PRIMA UDIENZA IN TRIBUNALE


MERCATO BLOCCATO A GENNAIO? POSSIBILI RISVOLTI PENALI

Per la Procura però vi sarebbero sono elemente di grande rilievo, secondo quanto rilevato dal perito Alessandro Colaci: un debito per 63 milioni di euro; il patrimonio netto in negativo per circa 18 milioni; la previsione dei flussi di cassa in perdita di 27,7 milioni; oltre alla contestazione della falsità dei bilanci depositati nel 2014, 2015 e 2016. (“Risultano sussistenti gli indici tipici dello stato d’insolvenza che costituisce il presupposto oggettivo della dichiarazione di fallimento”, si legge nell’istanza).

> PALERMO: FALLIMENTO? ECCO LE TRE IPOTESI

PALERMO, BARI E IL FALLIMENTO: ANALOGIE E DIFFERENZE

Tutti elementi che verranno analizzati nell’aula della seconda sezione civile al secondo piano del Palazzo di Giustizia: “Visto il numero di consulenti non c’era spazio nella stanza del giudice Sidoti (a piano terra, ndr.)– afferma il presidente della quarta sezione Giovanni D’Antoni – Abbiamo chiesto in prestito un’aula alla corte d’Appello”.

LEGGI ANCHE

 

FOTO – LE PRIME PAGINE DEI QUOTIDIANI, 7 DICEMBRE

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *