Repubblica Palermo – Rischio fallimento e debiti: la versione di Zamparini
“La versione di Zamparini”. Questo il titolo in prima pagina scelto da Repubblica Palermo per riportare le parole del patron rosanero, impegnato nella visita natalizia a Biagio Conte assieme al filantropo tedesco Gamil de Chadarevian e che ieri ha parlato a lungo con la stampa in merito a cifre e retroscena sul fronte societario, con l’obiettivo di chiudere la questione in Tribunale il prima possibile.
Per la Procura il debito è di 63 milioni. La risposta di Zamparini è secca: “I debiti del Palermo ammontano a 32 milioni di euro, dei quali 7 verso di me e 22-23 verso i procuratori. Non è il debito che ci preoccupa. La B però non è ricca: se hai solamente altri 7 milioni di entrate e 25 milioni di stipendi e le uscite sono in totale 45 milioni, anche quest’anno la mia famiglia dovrà tirare fuori altri 10 milioni”.
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Sabato 16 (alle 9.30) sarà il momento della verità con la nuova udienza fallimentare: “Sono sereno non ho mai rubato un euro. Saremmo già arrivati a un accordo per la cessione del club se non ci fosse stata l’istanza. Prima o poi la giustizia trionfa sempre: a Benevento chiedevano per me gli arresti domiciliari e il sequestro delle azioni del Palermo. Dopo cinque anni sono stato assolto. Con Cascio ho un rapporto quasi giornaliero. Con Baccaglini invece no”.
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E in merito all’ipotesi di un eventuale fallimento aggiunge: “Il fallimento sarebbe una tragedia, ma non per me, per voi. Quando mi guardo allo specchio vedo una persona onesta e corretta. Certo, per me sarebbe un dolore grandissimo. Dopo 15 anni non è bello arrivare fino a questo punto”.
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Anzichè pensare al dolore grandissimo ( se qualcuno ti crede), pensa a come negli ultimi cinque anni di gestione hai condotto questa società sul baratro, per favorire i tuoi amici di merende.