​​

Repubblica – “Palermo, rompete le righe tra l’indifferenza: a Torretta nessun tifoso”

“Da lontano, il campo immerso tra gli ulivi è rimasto sempre vuoto e l’unico movimento visibile era il getto dell’acqua degli impianti di irrigazione. Fuori dal cancello del centro sportivo la desolazione. Non un tifoso, non un’auto, nessun curioso, nessuna bandiera“. Tullio Filippone, sulle pagine di Repubblica, descrive il “triste” ultimo giorno d’allenamento della stagione del Palermo.

Un rompete le righe silenzioso, quasi impercettibile. Senza nessuno fuori a salutare Michele Mignani e i giocatori. Difficile ricordare un rompete le righe più triste. Con i calciatori che non sono scesi in campo e nemmeno – a quanto trapela – si sono raccolti per un saluto ufficiale, come quello che invece era stato fatto l’anno scorso in un fine stagione altrettanto deludente.

Il 26 maggio del 2023, esattamente un anno fa, per l’ultimo allenamento del Palermo di Corini al “Barbera”, si era quantomeno presentato un gruppo sparuto di tifosi. Questa volta, invece, tutti sono entrati e usciti dal cancello principale colorato di rosanero come in un normale giorno di allenamento, senza nessuno ad attenderli e nemmeno a contestarli.


LEGGI ANCHE

PALERMO, 34 INFORTUNI TRA LESIONI E RICADUTE

6 thoughts on “Repubblica – “Palermo, rompete le righe tra l’indifferenza: a Torretta nessun tifoso”

  1. E i Dirigenti? E Mirri, non c’era? Neanche due parole, un saluto? Chi ha memoria dell’inchino dei due Dirigenti, ai tifosi festanti, in curva, a Modena? ‘Mi basta di sapere che il pubblico è contento!’

  2. La societa’ non faccia errori. SCELGA UN BUON ALLENATORE E UN BUON DIRETTORE SPORTIVO e faccia una buona comunicazione quali sono gli obiettivi del prossimo campionato.

  3. Tutta conseguenza delle troppe e frettolose aspettative che il nome City Football Group a portato a Palermo. Eppure hanno detto sin da subito che vogliono costruire e programmare in maniera sostenibile, avendo probabilmente imparato dagli errori commessi soprattutto all’inizio dell’era Manchester. E tenete ben presente che vincere in B non è come vincere al fantacalcio… Zamparini nonostante travasi di giocatori e investimenti al giorno d’oggi improponibili per la categoria ci mise anche due anni, il Parma di Krause ci ha messo pure tre anni ma con investimenti e bilanci che mi fanno dubitare sulla sostenibilità di tale progetto a lungo termine, potrebbero finire prima o poi le “iniezioni” private di capitale come finirono quelle di Zamparini, vedremo… La saggezza popolare dice che i cavalli buoni si vedono a lunga corsa, un grande esempio in tal senso lo sta dando l’Atalanta di Percassi, anche Commisso sembrerebbe stia facendo le cose per bene a Firenze. Pazienza e rispetto sennò facciamo scappare pure gli arabi e ci possiamo poi veramente mettere i cavalli a pascolare a Torretta.

  4. Quante storie! Io trovo assurdo questo articolo. E che si doveva fare? Un party? Ma ai tempi di Zamparini si faceva la cena di fine anno coi professori come a scuola? E poi che c’entra Mirri? Che deve dire? Contano i fatti. Il Palermo esiste grazie a lui. Basta e avanza. Si guarda avanti. Se il campionato finiva diversamente, magari pur perdendo ma lottando fino all’ultimo magari qualcuno a Torretta ci andava. Il tifoso non ha equilibrio come sempre. Quello palermitano poi…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *