Repubblica – Zamparini detta la linea, Tedino resta. “Ma le colpe sono di entrambi”
“Zamparini detta la linea”. Questo il titolo scelto da Repubblica Palermo dopo la notizia dell’esonero del preparatore atletico Peressutti e del match analyst Varrica: nuovi cambi nello staff che hanno portato ad un nuovo rimpasto, avviato già con l’arrivo di Valoti, del mental coach Cannavacciuolo e del supervisore alla preparazione Bordon.
Valerio Tripi analizza la situazione dopo il vertice in Friuli in cui Tedino ha dato conto anche delle proprie scelte tecniche e tattiche (tornando alle due punte dopo quanto di buono mostrato con Coronado seconda punta): “Per Zamparini non è da cacciare un allenatore che ha portato la squadra al secondo posto della classifica e che, a suo dire, gode della fiducia necessaria per portare a termine la stagione. Critiche costruttive per non fallire la promozione in A. Accorgimenti per riprendere la corsa interrotta”.
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Zamparini ha ribadito che certi esperimenti (le due punte) sono improponibili e che non bisogna guardar in faccia a nessuno: Tedino ne esce ancora una volta con in mano le redini della squadra, nonostante gli inconvenienti e le assenze che sono costati molto in termini di brillantezza. Il tecnico vive la squadra quotidianamente e lui si assume la responsabilità delle scelte prese. Una responsabilità che i tifosi invece attribuiscono a tutti, anche ai giocatori. Con Nestorovski e Chochev ritenuti inguardabili, per loro con il Pescara è finita anche bene.
L’analisi del quotidiano però è molto più tagliente: Tedino ha le sue colpe, ma anche Zamparini ha le sue, ataviche e croniche. “Zamparini, al pari di molti suoi colleghi, non riesce a non intromettersi nelle vicende tecniche. Ma quello che più lascia perplessi è il modo come il patron fa trasparire all’esterno il suo malcontento. Ogni volta che il patron vuole fare il tecnico e critica l’allenatore che va in panchina ottiene il doppio risultato di mettere in discussione il Tedino di turno agli occhi della squadra e soprattutto creare tensione in un momento nel quale il Palermo avrebbe bisogno di serenità e non di polemiche”.
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