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Repubblica – “Quanto è lontana Manchester: il Palermo affonda nell’indifferenza”

Chissà se a Manchester sanno quello che sta accadendo a Palermo. E chissà, soprattutto, se gliene importa qualcosa, visti i problemi che il City sta vivendo in Premier e in Champions League. La sensazione è che alla casa madre sappiano veramente poco del nono posto in classifica nel campionato di Serie B italiano del “satellite” Palermo”. Scrive così Massimo Norrito, che sulle pagine di Repubblica commenta il momento che stanno vivendo i rosanero, reduci dalla sconfitta col Catanzaro.

La sensazione è che Manchester non sia mai stata così lontana da Palermo e che chi rappresenta il City Football Group in città non sappia che pesci prendere in un momento nel quale la frattura tra squadra e Palermo ha raggiunto il massimo. Gardini è l’esempio del calcio moderno. L’esempio del calcio che fanno a Manchester: grande disponibilità economica, grande professionalità, investimenti, ma poco pathos, poco cuore.

Insomma, il Palermo è gestito da azienda dimenticando però che il calcio non è un’azienda come tutte le altre. È un’azienda dove, a volte, il cuore può più del portafogli. E a questo punto sorge un quesito. Che fine ha fatto Dario Mirri? Che fine ha fatto l’anima palermitana del Palermo?


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20 thoughts on “Repubblica – “Quanto è lontana Manchester: il Palermo affonda nell’indifferenza”

  1. Presidente Mirri ci hai chiesto “Appartenenza” e te l’abbiamo data. Ci hai detto siamo aquile e noi tifosi abbiamo provato a volare seguendo la squadra ovunque e con qualunque mezzo!
    E adesso che precipitiamo verso il basso e ci stiamo disamorando tutti …tu dove sei? Cosa stai facendo per salvare la nostra identità , la nostra passione e i nostri colori della freddezza di Manchester?
    È Tuo dovere di Palermitano, Tifoso e presidente di intervenire subito, cominciando dal salvare il nostro capitano Brunori dall’incompetenza arrogante di allenatore e società.
    Questo è il tuo passo di “Appartenenza” che si aspettano i tifosi.
    Allora vola come un’aquila e non aver paura dei Britannici!!!
    Fatti sentire!

  2. Caro Norrito , hai presente quel titolo che andava di moda ai nostri tempi? Siamo coetanei quasi e recitava :” PRENDI I SOLDI E SCAPPA! Subito dopo la chiusura con gli inglesi e ho continuato a farlo, su stadionews ho scritto che il parsimonioso penna bianca aveva sbancato il Superenalotto. Non mi sbagliavo. Mentre lui continuava a provare , devo dire che con la stragrande maggioranza c’è anche riuscito a prendere in giro i palermitani con tute le minc….del mondo spacciando il suo grande “colpo” per una sicurezza per noi tifosi , per la stessa società , e un futuro carico di successi. Mentre io su stadionews scrivevo che aveva pensato solo a sbancare e vincere il jackpot. Lui , sempre tutto scritto a Stadionews sono testimoni, ha pensato al migliore offerente per lui ma soprattutto per sistemare le prossime 10/15 generazioni di Mirri che arriveranno nel futuro. La cosa che più mi fa incaz… che ha spacciato tutto sotto il cappello dell’amore ch se lui prova per questi colori per noi tifosi e altre amenità. A me Mirri non è mai piaciuto a pelle, di pancia , quella faccia da persona cui tutto quello che dice non c’è nulla di vero e di sincero , ma solo tanto altro.Sempre su stadionews , caro Norrito ho scritto ,che brutta cosa doveva essere alle sue dipendenze pensando a chi lavora nelle sue società esprimendo la solidarietà ai dipendenti. Purtroppo senza tanto vanto e orgoglio non mi sono sbagliato in nulla. Lui ha venduto ha sbancato adesso credo sia stato abbastanza esautorato dagli inglesi ma soprattutto fugge e non ci mette la faccia. Il resto sono tutte storie che sappiamo bene a cominciare da Bigon e Gardini e De Sanctis.Tre personaggi che non hanno certo fatto la storia del calcio dove sono andati. A Napoli de laurentis ancora insegue Bigon per i danni che gli ha causato. Gardini un perfetto quasi sconosciuto che da messo da parte in stand by a fare il ragioniere di quello con le mezze maniche bianche per non sporcare la giacca di inchiostro . Poi per entrambi il famoso colpo di c… nella vita …. Arriva il city che non guarda un emerito…e li assume tutti e due così “ ad minchiam”. Chiaramente il quadro è stato completato e non poteva essere diversamente con questi arriva altro big, De Sanctis. Un povero sfigato che anche da giocatore non mi sembra abbia mai fatto cose straordinarie ma è come ds che ha dato il meglio di sé e delle sue competenze tecniche. Fallimenti su fallimenti a Roma , peggio a Salerno Iervolino però bisogna dire che lo capì subito e lo mando via immediatamente sostituendolo con Sabatini , ma il danno era già stato fatto in maniera irreparabile. Infatti retrocessione. Un po’ la stessa storia di Palermo danni su danni , secondo me, irreparabili a gennaio e non so come finirà …spero bene. La ciliegina delle competenze di tutti questi signori è stata l’assunzione di Dionisi, spacciandolo come un vincente e competente. In realtà come hanno scritto in tanti la bontà era tutta nella rosa fortissima che aveva a disposizione il e non nelle virtù del tecnico . Ecco perché aveva vinto. La cosa gravissima che non accade nulla tutti tacciono ma soprattutto tutti rimangono ben saldi alle loro poltrone, Non si muove nessuno! Questa cosa è terribile perché dovrebbero andare tutti a casa compreso Mirri lo sbancatore del jackpot. Le società di calcio sono aziende e come in tutte le aziende se un dirigente non porta risultati a casa , viene accompagnato all’uscita questi rimangono con il culetto sulla sedia, inamovibili, perché al city non gliene fotte un c… la pena rimane a noi che soffriamo maledettamente per questi colori . Caro Norrito…

  3. Si sono d’accordo, il problema più grosso è proprio questo e cioè che la proprietà è molto distante e assente, che ha 10 squadre in tutto il mondo e non segue certo il Palermo con particolare attenzione, soprattutto in questo momento che la big del gruppo (il Manchester City) è in crisi nera. È una questione aziendale, in una società “normale” dove la proprietà è vicina, interviene, rompe subito gli indugi e se c’è da cambiare l’allenatore lo fa anche provando e riprovando (vedi Cremonese e Sampdoria), magari facendo più danni che altro, però ci provano. Se ne fregano della coerenza rispetto alle scelte, non devono rendere conto a nessuno perché gli azionisti sono direttamente coinvolti nelle scelte. Al Palermo è diverso perché chi detiene la proprietà non è coinvolto nelle scelte e i dirigenti chiaramente prima di cambiare l’allenatore e il DS, da loro scelti e con ampia disponibilità di denaro per il mercato, ci pensano mille volte, perché sanno che cambiare l’allenatore è un gesto chiaro ed evidente del fallimento delle proprie scelte e quindi non lo fanno. Non hanno un proprietario al quale brucia l’anima e il portafoglio per l’andamento della squadra e che pretende risultati, specie se ha messo un bel po’ di soldi. Per cui la tirano per le lunghe, non rilasciano dichiarazioni rumorose, sperano che le cose cambino. E questo è l’ordine di scuderia che vale per tutti, Dionisi, De Sanctis, Mirri: profilo basso e poco rumore così a Manchester arriva poco e nulla. Anche l’anno scorso è successa la stessa cosa con Corini, che è stato esonerato dopo un lungo calvario e proprio quando non se ne poteva fare a meno, qualcuno dice solo per evitare l’imbarazzo in occasione dell’inaugurazione di Torretta. La cosa più clamorosa in questo momento è che dopo la grandinata allo stadio di insulti, proteste e vaffa per tutti, nessuno della società si senta in dovere di dire qualcosa, in un senso o nell’altro, di metterci la faccia, di fare capire che intenzioni si hanno. Deve parlare solo il povero Dionisi che prova ad arrampicarsi sugli specchi, rendendosi odiato e ridicolo, affermando che Brunori ha giocato poco perché aveva un polpaccio che reggeva per mezz’ora, che contro il Catanzaro abbia giocato bene, che è sfortuna, etc. Di gente che dice io non ci sto e presenta le dimissioni rinunciando al contratto ce n’è davvero pochissima Per questo io continuo a dire che la prima cosa da fare sarebbe quella di nominare uno che con pieni poteri venga mandato a Palermo, a vivere in città, a seguire direttamente il Palermo e solo il Palermo, che segue le partite, gli allenamenti, il mercato, che parla con i media, che si incazza se è il caso nello spogliatoio e quando necessario caccia l’allenatore. Uno insomma che agisce come..se fosse il proprietario

    1. Analisi perfetta Franco. Il difficile è sovvertire l’attuale situazione. Perso Mirri, che ritenevo potesse essere il garante della nostra passione , non vedo spiragli. Non pensi?

  4. Dionisi e De Santis via subito , ci vuole una scossa e non puoi cambiare 25 giocatori. Hanno fatto malissimo e la classifica piange a dirotto.

  5. Mirri mi pare che non è venuto allo stadio nelle ultime due partite in casa. Credo che sia un chiaro segnale di distanza dalla società. Lui non ha fatto nessun jackpot, ha semplicemente ceduto ad una società ricca. Le cose non funzionano e so da fonti certe che lui è il primo ( già dall’anno scorso) ad essere incazzato con la società e a farglielo presente. Credo che presto si farà sentire in pubblico. Perché “penna bianca” è vero tifoso, come noi.

    1. Anche io ho queste informazioni, Bugia. Ma oggi il mio rammarico è che speravo lui potesse essere qui a Palermo il vero ispiratore della rinascita sportiva. Il lato economico, sia chiaro, non mi interessa minimamente. Ha fatto ciò che riteneva opportuno conbi suoi soldi.

  6. sicuramente non si possono cambiare 25 giocatori ma una mezza dozzina si. Ma non con Desnctis e Bigon e non con Dionisi

  7. Per Mirro è stato solo business, ha preso il Palermo da Orlando sperando di incassare, cosa che è avvenuta con il City e non contento ha tenuto un 10% da riscuotere con una futura promozione in A .

  8. A Mirri l’unica appartenenza che interessa è quella al suo conto corrente…ricordo a chi ha memoria corta che quando ha messo il suo contributo prima del fallimento pretendeva a titolo unico tutti gli spazi pubblicitari del Palermo…

  9. Ciò che scrive Norrito sono le cose che scrivo da più di due anni (una su tutte: “la mancanza di passione me la sono sempre aspettata; ma mi ha stupito la mancanza di chiarezza”).
    Sono stato sempre insultato, anche da chi oggi dice che Norrito abbia ragione.
    Beh, mi chiedo se ci volesse così tanto per la stampa sportiva palermitana per comprendere le cose come stessero andando. E per scriverle.
    Finalmente, verrebbe da dire.
    Anche se è solo il primo passo: ok, manca la passione verso il Palermo da parte di City Group.
    Ma quel che è peggio è che manca la chiarezza, da parte di City Group.
    Ed ancora manca lucidità nell’analisi: è inutile – ad esempio – chiedersi di Mirri. Mirri non conta più niente nel Palermo: ha meno del 5 per cento, non va neanche più allo stadio.
    E – io lo so – ha l’ordine da parte della proprietà di non rilasciare dichiarazioni (dovrebbe peraltro chiedere scusa ai tifosi per averci svenduto a City Group).
    Quindi, lasciate perdere Mirri: purtroppo da eroe (e primo tifoso, così si definiva) che ci salvò 4 anni fa se ne è uscito dal Palermo come colui che ci ha affossato.
    Siamo in una strada senza uscita.
    L’unica è che City Group venda il Palermo – magari come, per esso, fossimo una inutile zavorra – e ci liberi dall’incubo in cui ci ha ficcato Mirri.
    Io certe cose le scrissi subito; ora non ho più altro da aggiungere.

    1. Io non capisco come mai lei non scriva per la Gazzetta dello Sport o per l’Equipe. Sa le cose prima degli altri, le scrive con inconfondibile chiarezza e precisione, conosce tutti i retroscena e non ha peli sulla lingua. Se alla Gazzetta le dicono di no, l’assumo io (gm)

  10. senza il city saremmo in c dobbiamo solo sperare di salvare quest’anno il campionato e puntare alla serie a il prossimo campionato.

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