Repubblica – “Stadio, centro sportivo e marketing: i tre affari che fanno gola”
Stadio, centro sportivo, marketing: sono i tre pilastri su cui si fonderà il progetto della Global Futures Sports & Entertainment di Clive Richardson. La nuova casa del Palermo è al primo posto degli interessi dei nuovi compratori.
Valerio Tripi, sulle pagine di Repubblica, scrive che “secondo indiscrezioni lasciate circolare da ambienti vicini a Zamparini, a costruire il nuovo stadio potrebbe essere lo stesso gruppo di costruttori che ha lavorato per la Juventus alla riqualificazione della Continassa, la zona di Torino dove sorge ora sorge il nuovo centro sportivo bianconero”.
Ancora niente di ufficiale, sia chiaro, tanto che sul tavolo ci sono sempre gli stessi progetti, che non hanno valore legale, dei tempi di Zamparini. Bozze che sono cambiate almeno tre volte nel corso degli anni. Quello di Gino Zavanella è l’unico progetto che ha visto le luci della ribalta di una presentazione: due anni circa di lavori previsti, dalla posa della prima pietra fino al calcio d’inizio della prima partita, iter burocratico compreso.
“Il vantaggio di chi compra e costruisce stadio e centro sportivo sarebbe la patrimonializzazione – si legge – . Il Palermo acquisirebbe beni che garantirebbero una rendita da inserire subito a bilancio”. Per l’aspetto del marketing, invece, il punto centrale è il grande appeal internazionale del “rosanero” grazie anche alla presenza di palermitani all’estero.
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Quindi stadio, centro sportivo, marketing… Ma della squadra che scende in campo, di quella, interessa una beata minchia a qualcuno?!?
Signor Gingillo, solo per curiosità: ma lei non si rilassa mai? Ogni mattina ad attaccare tutto e tutti senza prendersi nemmeno un giorno di pausa? Prima Zamparini ora anche i successori, ovviamente anche i giornalisti: complimenti per la resistenza (gm)
Caro Monastra, come ho scritto tante volte su queste pagine ti ho sempre stimato e seguito, e sicuramente hai ragione rispetto a certi tifosi ossessivi che prima sbraitavano perche’ il padrone vendesse e adesso sbraitano contro i nuovi padroni. La mia opinione, chi mi legge, la sapete: sarebbe meglio un calcio senza padroni, dopodicche’ se il calcio e’ questo noi non possiamo fare tanto , i padroni decidono secondo le loro logiche, che dal loro punto di vista sono legittime ma il business non coincide con lo sport. Detto questo vorrei tuttavia invitare voi giornalisti a fare fino in fondo il vostro dovere professionale di informare, il che significa anche indagare e sfruculiare per conoscere veramente come stanno le cose, perche’ di dubbi e perplessita’ questa situazione ne suscita parecchi……