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Repubblica – Tedesco e il Malvagno, l’epopea cittadina di un calcio che non c’è più

“Con Peppino Tedesco se n’è andata anche una parte di quel calcio d’altri tempi che oggi è una istantanea sempre più sbiadita per chi l’ha praticato e, soprattutto, un fenomeno impensabile per chi quell’epopea non l’ha vissuta se non nei ricordi dei padri”. Sulle pagine de ‘La Repubblica’, Massimo Norrito parla della fine di un’era, quella delle partite al ‘Malvagno’, per la scomparsa di Tedesco.

Peppino, così veniva chiamato, è scomparso pochi giorni fa a 74 anni e ieri si sono tenuti i funerali. Sarebbe riduttivo definirlo solo il custode del ‘Malvagno’: era il padre di tutti i ragazzi (e non solo) che ci hanno giocato. E ieri è come se fosse stata “seppellita la giovinezza di intere generazioni di palermitani – scrive Norrito – un’età spensierata che non c’è più. Come non c’è più il Malvagno di una volta”.

Un campo a cui moltissimi palermitani sono legati. Un campo – oggi inutilizzato (si pensava di usarlo per il rugby, ma l’idea è tramontata) – che in mezzo al parco della Favorita ha ospitato infinite partite 11 contro 11, dove a seconda del lato di campo di scelto, attaccavi in salita o in discesa.


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3 thoughts on “Repubblica – Tedesco e il Malvagno, l’epopea cittadina di un calcio che non c’è più

  1. U zu Totino, I figli Giacomino e Peppino, le mitiche partite ai campi malvagno, pane cunzato per chi assisteva alle partite. Ricordi di sport e di un tempo, bello, che non torna piu. Riposa in pace Peppino

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