Repubblica – Tedino, l’uomo costretto a vincere
Per Bruno Tedino sono due i compiti da portare a termine in questa sua prima stagione alla guida del Palermo: restare in sella, vista la panchina rosanero traballante, e portare il Palermo in Serie A. “La promozione in serie A è l’unica condizione per la sopravvivenza futura del club senza bisogno di aspettare cessioni, plusvalenze e paracadute”, si legge nell’edizione palermitana de La Repubblica di oggi.
Una grossa responsabilità dunque per Tedino, al quale risponde con un grande senso del dovere. È stato il primo uomo della sua famiglia a non indossare la divisa da Carabiniere, scegliendo al suo posto il pallone e il calcio. “A costringerlo a scegliere la strada della panchina, ad appena 22 anni, è stato un brutto infortunio”. Tedino è un “guardiolista” convinto, non per il tiki-taka ma per la concezione del lavoro meticoloso come mezzo per raggiungere buoni risultati.
FOTO – LE PRIME PAGINE DEI QUOTIDIANI, 24 AGOSTO
Oggi Tedino è considerata un database ambulante per la sua conoscenza approfondita di giocatori già affermati e anche di quello sconosciuti. “In fase di costruzione del Palermo Zamparini gli ha fatto vedere una lista di nomi in cui c’erano dieci sudamericani sconosciuti ai più, ma lui sapeva già ruoli e caratteristiche e soprattutto valutazioni di mercato già fuori dalla portata per le casse rosanero. Il proprietario del Palermo è rimasto colpito proprio dalla sua competenza”, racconta il quotidiano.
“Oggi invece si ritrova a guidare una squadra che è stata già ribattezzata low cost e che ha il compito di vincere il campionato di B”, che ha sfiorato con il suo Pordenone. Alle sue dipendenze ha tantissimi giocatori stranieri, alcuni hanno già imparato l’italiano, ma è agevolato in questo dall’esperienza in Under 17 e 18 – scelto da Arrigo Sacchi -. Tedino prende spunto non solo da Guardiola ma anche da Conte, Klopp, Spalletti e Guidolin. Zamparini lo ha ridefinito il nuovo Sarri, si spera non sia solamente per l’abitudine di presenziare in panchina con la tuta come uniforme.
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Senso del dovere ??????????????????
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO.
senso del tappetinoooooooooooo.