Ricorso Parma: rischi e chance. In aula il 9 agosto alle 14
Come anticipato ieri da Stadionews.it, il Parma, tramite il suo legale Eduardo Chiacchio, ha presentato ricorso alla Corte d’Appello contro la sentenza del Tribunale Federale Nazionale in merito al processo per illecito sportivo che vede coinvolto in primis Emanuele Calaiò (accusato di tentato illecito sportivo) e la stessa società ducale per responsabilità oggettiva.
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Si andrà in aula il prossimo giovedì 9 agosto alle ore 14 davanti la Corte d’Appello a sezioni unite presieduta da Sergio Santoro. Il Parma chiede il proscioglimento e in subordine una diminuzione della penalizzazione mentre Calaiò chiede anch’esso il proscioglimento o che il reato sia derubricato ad articolo 1 bis delle norme del Codice di Giustizia Sportiva.
La Procura Federale non ha presentato appello nonostante le sue richieste siano state solo parzialmente accolte. Erano, infatti, stati chiesti quattro anni e un’ammenda di 50mila euro per l’attaccante gialloblu e in pratica la retrocessione del club (o, in subordine, 6 punti di penalizzazione in A).
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Sarà, invece, presente il Palermo come terzo controinteressato nel processo. I rosanero saranno difesi dall’avvocato siciliano Francesco Pantaleone e sperano nel ribaltamento della sentenza che arriverà già nella serata del prossimo 9 agosto.
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Ma azzampasoldi cambia tutto e tutti ma perché non cambia Pantaleone e tutti gli avvocati fini ad oggi non hanno portato a casa nessun risultato un nessuna delle cause che hanno svolto!!!amici di Giammarva?
due cose suonano male, “come anticipato da stadionews” bruttissimo modo di esprimersi in un articolo e il fatto che la procura non abbia opposto appello alla sentenza di primo grado.
La procura non si è opposta perchè sono state accolte quasi tutte le sue richieste e si ritiene soddisfatta.
di solito le procure (in generale) non si “accontentano. Anche per “Motivi tecnici” vanno in appello anche se chiedendo l’ergastolo ottengono condanne a 30 anni per un 50enne 😉
picchì sunnu tutti appattati
chiedo scusa