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Rijeka – Milan 2 – 0, LE PAGELLE: figuraccia rossonera

RIJEKA – MILAN 0 – 2 Marcatori: 7′ p.t. Puljic (R), 2′ s.t. Gavranovic (R)

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Che figuraccia per il Milan: sconfitta pesante e inaspettata contro il Rijeka che non cambia però gli equilibri del girone, primeggiato dai rossoneri. La squadra di Gattuso (totalmente rimaneggiata e con pochissimi “titolari” in campo) non riesce a dare una svolta dopo le ultime deludenti uscite. Partita mai in discussione questa sera: gli avversari passano in vantaggio dopo 7 minuti sugli sviluppi di un bel calcio di punizione dal limite: rete bellissima che taglia immediatamente le gambe al Milan, che per il resto della gara non riuscirà a costruire lo straccio di un’azione degna di nota, finendo addirittura per subire il secondo gol nella ripresa. Servirà una forte scossa per rialzare i rossoneri.


LE PAGELLE

Rijeka (4-2-3-1): Sluga 6; Vesovic 6,5, Elez 6, Zuparic 5, Zuta 6; Males 5,5, Pavicic 6,5; Acosty 7 (dal 30′ s.t. Puncek 6), Gavranovic 7 (dal 35′ s.t. Crinic s.v.), Kvrzic 6,5; Puljic 6. 

Milan (3-5-2): Storari 5,5; Zapata 5, Paletta 4,5, Romagnoli 5,5; Calabria 5,5 (dal 29′ s.t. Abate s.v.), Zanellato 5,5, Biglia 5, Locatelli 6, Antonelli 5 (dal 35′ s.t. Forte s.v.); A. Silva 5, Cutrone 5.

Storari: bucato dopo pochi minuti su un calcio di punizione quasi imparabile, poteva forse fare di più sul gol di Gavranovic…

Zapata: entra nella “scena del delitto” del secondo gol subito dal Milan: troppa superficialità nella marcatura su Acosty.

Paletta: non esisteva modo peggiore per esordire in stagione dopo 3 mesi passati tra panchina e tribuna. Bocciato, esperimento difficilmente ripetibile.

Romagnoli: senza infamia e senza lode da centrale nel primo tempo, si sacrifica sulla fascia nel secondo riuscendo ad entrare nel vivo dell’azione rossonera.

Calabria: le cose più belle le fa nella metà campo offensiva. Le lacune in fase di copertura sono ancora molto evidenti…

Zanellato: difficile aspettarsi di più da un ragazzo così giovane, con appena 180 minuti giocati in Europa League: nessuno squillo degno di nota.

Biglia: l’ombra del giocatore ordinato e preciso ammirato negli ultimi anni a Roma, sponda Lazio. Commette un fallo inutile dopo 7 minuti, da cui nasce il calcio di punizione vincente del Rijeka. Sfiora il gol da fermo nella ripresa ma non basta.

Locatelli: il migliore (se così si può dire) di una squadra totalmente scollata: gioca moltissimi palloni, dimostrando grande personalità. Perde lucidità con il passare del tempo, finendo il match quasi camminando.

Antonelli: sfrutta come peggio non poteva una delle poche chance da titolare avute sin qui: dalle sue parti il Rijeka dorme sonni tranquilli.

Silva: prova a fare tanto, ma sempre con pochissima determinazione. Sembra del tutto fuori dalla partita e senza motivazioni: buio pesto.

Cutrone: è il più mobile della coppia offensiva, ma ha sulla coscienza un clamoroso errore di testa dall’interno dell’area piccola: non da lui.

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