Rispoli: “Palermo, città unica e gente calorosa. A volte mi concedo un cannolo”
Da partente a punto di riferimento imprescindibile. Andrea Rispoli è tornato a trascinare il Palermo, come ha provato a fare anche con le sei reti della passata stagione. Il terzino ha trovato, a Cremona, la sua prima rete stagionale. E, per il progetto “Palermo Football Tour”, si racconta dalla splendida cornice del Teatro Massimo: “È uno dei simboli di Palermo, tutti possiamo osservare la sua bellezza. Palermo ha delle strutture uniche. Ritornare qui (è stato al Massimo in occasione della presentazione delle maglie ufficiali lo scorso) è bellissimo, mi riempie di emozioni”, ammette.
>> ZAMPARINI: “ORGOGLIOSO DI NESTOROVSKI”
Strutture e mare. Un fattore non da poco per Rispoli. “Cava de’ Tirreni è molto più piccola rispetto a Palermo. Come le altre città di mare, rappresenta qualcosa di speciale. Il cibo e il clima sono fondamentali per vivere bene. Preferisco le città di mare – spiega al sito ufficiale del club – , mi sento molto più a mio agio. Infatti vivo a Mondello, dove riesco a rilassarmi e stare sereno”. Senza dimenticare il cibo: “La cucina siciliana è speciale. Preferisco il salato ma ci sono varie dolci ai quali non posso rinunciare. Quando posso, visto che sono un atleta, mi concedo un cannolo. I miei genitori lavorano nella ristorazione, mio fratello è anche uno chef quindi in famiglia siamo delle buone forchette”.
Le parole di Rispoli trasmettono il suo amore per Palermo: “Penso alla bellezza di questa città, dove il calore della gente ti dà energia. Come uomo e calciatore mi porto l’amore che in questa città è unico. Quando sono in centro con la mia ragazza sento l’affetto delle persone che mi riempie d’orgoglio. Spero che riusciamo a dar loro una soddisfazione e portarli in Serie A”, si augura Rispoli.
Palermo gli ha regalato anche la sua dolce metà, Nadine: “Mi ritengo un ragazzo fortunato perché ho trovato l’amore qui a Palermo, è un qualcosa che mi dà ancora più orgoglio. In giro per Palermo i bambini mi chiedono foto e autografi – racconta – . Molto mi dicono che vogliono diventare calciatori: io posso dire che nella vita bisogna dare tutti se stessi e inseguire i propri sogni. Servono però i sacrifici, il lavoro paga sempre ma bisogna credere in quello che si fa”, conclude il terzino rosanero.