Ritiro Palermo: a Bad in cerca di risposte, ma con quale squadra?
Si parte. Tra un giorno inizierà il ritiro precampionato del Palermo nella ormai consueta cornice di Bad Kleinchircheim, in Carinzia (Austria). Un raduno che mai come quest’anno però dovrà dare risposte: sulla squadra, il modulo e sulle effettive chance dei rosanero di tornare in Serie A (un obiettivo reso già incerto da un inizio d’estate quantomai turbolento).
Sarà il momento per Tedino di studiare il modulo e adattarlo alle esigenze della Serie B. Il “suo” Pordenone è stato definito da tutta la Lega Pro come la squadra più bella e spettacolare del campionato, ma i primi giorni e le prime amichevoli (contro Bad Kleinkirchheim e ND Ilirija) saranno fondamentali per valutare l’assimilazione da parte della rosa dei suoi concetti tecnici (votati all’attacco e al dinamismo) e del modulo, che di base sarà il 4-3-3 (con il 4-3-1-2 a rombo come variante), che certamente dovrà essere calibrato in funzione di una categoria grintosa e ruvida come la serie cadetta.
Il Palermo che vedremo a Bad sarà giovane (diversi i prospetti aggregati alla prima squadra) ma anche piuttosto familiare: se in porta Posavec, avrà anche quest’anno non un portiere di esperienza come sparring partner ma un tris di giovani (Marson, Alastra e Fulignati – quest’ultimo però in odore di cessione), chi non vedremo in difesa saranno Gonzalez (ceduto al Bologna), Andelkovic e Vitiello (svincolati dal 30 giugno). Al momento saranno Goldaniga e Ingegneri a guidare il reparto centrali, in attesa di sviluppi sia in entrata sia in uscita.
Il fronte terzini ha alcune certezze in più: dopo l’addio di Pezzella, all’appello manca solo il possibile acquisto di Rolando come cambio di Rispoli, mentre Aleesami sarà il titolare sulla fascia opposta. A centrocampo praticamente certa la presenza in ritiro e durante la stagione di Gennaro Ruggiero a puntellare un reparto che (giovani a parte) punterà almeno per ora su Chochev e Jajalo e necessita più che mai di rinforzi, visto un ruolo da separato in casa (nella migliore delle ipotesi) per Gazzi e l’addio già ufficiale di Bruno Henrique.
L’attacco, invece, sembra (per ora) il reparto maggiormente nutrito e competitivo: con Nestorovski, Trajkovski e Coronado, l’aggiunta di La Gumina e Bentivegna potrebbe permettere al Palermo di lavorare sul fronte offensivo con continuità e qualità sin da subito. Cessioni permettendo però: Embalo andrà via e certamente la questione Lo Faso dovrà essere risolta nei prossimi giorni; prolungare la loro permanenza in ritiro prima di un’eventuale cessione potrebbe incidere sui ritmi e sulle scelte di Tedino, che a parole sembra dare per scontata l’assenza di Diamanti (se non in ritiro, nel corso della stagione).
É certamente un Palermo di incognite, che si prepara al ritiro nello scetticismo e sconforto generale, forse più verso il patron che per la rosa in sé: i giocatori rimasti sarebbero una base ideale per costruire e svolgere un lavoro di qualità, con una rosa che (aldilà di eccessivi disfattismi sul piano tecnico) potrebbe anche dire la sua nella categoria cadetta, nonostante una lista di contendenti da paura e mai così ricca. In attesa di sviluppi di mercato, adesso tocca al campo dare le prime risposte: in questi giorni si apre il cantiere e capiremo presto se il Palermo può ambire seriamente al ritorno in Serie A.
chochev,posavec,balogh,trajkoski,jajalo neanche in lega pro fanno la differenza.
L’attacco il reparto maggiormente nutrito e competitivo??? Immagina cosa sono gli altri reparti…..
Andrea Zito …. ma ne capisci qualcosa di calcio ? Da quello che scrivi si capisce senza dubbio che sei sono contro ZAMPARINI ….. Attacco competitivo ? Io manco nella prima categoria li farei giocare incluso NESTOCOSO …….. alias NESTOROSKY