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Palermo, un’avventura memorabile sotto l’occhio City Group

Un’avventura memorabile ma soprattutto utile. Il Palermo torna dopo cinque giorni trascorsi a Manchester, nelle strutture avveniristiche del City Group, con un bagaglio di esperienze e lavoro che sarà utile in vista del prosieguo del campionato.

Corini ha chiesto alla società di organizzare un ritiro per questa pausa di campionato, in modo tale da avere la possibilità di ‘amalgamare’ una squadra che praticamente è stata costruita in un mese, con tantissimi giocatori nuovi che quindi non si conoscevano. L’allenatore cercava un ambiente esterno alla città proprio per rompere i ritmi della routine, conoscere i propri calciatori singolarmente e creare il gruppo, punto di forza del Palermo di Baldini. La proprietà ha così messo in piedi il viaggio a Manchester e le strutture all’avanguardia hanno permesso ai rosa di allenarsi in campi perfetti, con tutte le comodità che si possono richiedere, ma soprattutto di svolgere un lavoro sulla tenuta atletica e fare test specifici con strumentazioni di un altro livello. Sono stati giorni intensi, con doppie sedute di allenamento per concentrarsi sia sull’aspetto fisico che tecnico/tattico. 

Il modulo di riferimento è sempre il 4-3-3. Corini ha provato lo stesso sistema di gioco tutti i giorni proprio per far trovare alla squadra quegli automatismi che sono mancati a inizio stagione. I concetti richiesti dall’allenatore sono chiari: serve intensità, palleggio di qualità con l’obiettivo di andare subito in verticale e voglia di lottare sulle seconde palle. L’allenamento congiunto col Nottingham Forest (che poi è stata una vera e propria amichevole contro l’Under 21 del club inglese) ha mostrato dei miglioramenti per quanto riguarda la costruzione dell’azione ma anche evidenziato dei limiti nella finalizzazione; la partita è finita ‘solo’ 1 – 0 a causa di imprecisioni sotto porta ma anche nell’ultimo passaggio o in alcune scelte. Da segnalare la buona prestazione di Sala e Vido, due giocatori utilizzati poco in questo inizio di stagione e che hanno fatto bene nel secondo tempo del test con gli inglesi. 


Ritiro a Manchester quindi utile per la squadra ma anche per tutta la società rosanero. Lo staff medico e dirigenziale si è confrontato giornalmente con i rispettivi colleghi del City Group, si sono tenute riunioni fiume anche di sei/sette ore per definire tutti gli aspetti della ‘vita’ del club. Un trapasso di nozioni che testimonia come la holding inglese, prima di fare grandissimi investimenti economici, voglia prima trasferire le proprie conoscenze specifiche e innovare i vari settori del Palermo, dall’area social e marketing fino a quella sportiva. È un processo lento, i frutti si vedranno nel lungo periodo ma questo viaggio a Manchester è servito molto. Il bilancio, a detta di tutti, è super positivo. 

Da Manchester… al Südtirol. Lunedì il Palermo torna in campo, al “Tenente Onorato”, per preparare la sfida contro la squadra di Bisoli, imbattuta da tre partite. I rosa dovranno fare a meno molto probabilmente di Bettella, che ha accusato un problema fisico durante il ritiro e dovrà sottoporsi a degli accertamenti, mentre la buonissima notizia è il rientro in gruppo di Accardi; Valente è ormai completamente recuperato così come Devetak. Corini può contare sull’organico quasi al completo e, dal punto di vista tattico, ha lavorato molto su come attaccare le difese a tre, schieramento utilizzato dal Südtirol. Ci sono tutti i presupposti per tornare a vincere dopo la sconfitta a Frosinone e aprire un ‘nuovo’ corso post-Manchester. 

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6 thoughts on “Palermo, un’avventura memorabile sotto l’occhio City Group

  1. Francamente a me è sembrata tanto una vanzinata, da cinepanettone, da botteghino, per Natale. Giostra di luci e di colori accesi, e i bambini fanno oh. ‘Se non puoi accattare, pattia’. A rovinare la gita (‘Vacanze a Manchester’) le dichiarazioni di Mirri. Il Presidente al 20%. Ma più che di lui è della Damir che bisognerebbe al dunque discutere. Di Mirri Senior, il serio e serioso buon padre di famiglia, costretto ad un certo punto a imporre lo STOP al proprio figliolo, un gran bravo ragazzo, sorvolando così definitivamente su certe pericolose marachelle. Ps Sento parlare di 40 milioni investiti nel Palermo FC dal CG. Dove, quando? Forse non più di 8 in contanti (dei quali 2,3 per sistemare -intanto?- l’ affaire Di Piazza). Il resto, 3 o 4 milioni (la squadra è formata soprattutto da prestiti, con varie opzioni) l’ha fornito la Piazza (senza Di), con abbonamenti e botteghino (tutto in contanti e  subito). 

  2. Mirri non conta più nulla, ha comprato il Palermo per niente grazie a Orlando e di piazza, e adesso ha incassato. E’ stato solo un tramite. Forza City Group

  3. Mirri non conta più nulla, ha comprato il Palermo per niente grazie a Orlando e di piazza, e adesso ha incassato. E’ stato solo un tramite. Forza City Group

  4. Tanto valeva tifare le strisciate, se ora devo entusiasmarmi, ‘godere’, davanti ai campi solenni come un monumento di Manchester (peraltro in realtà grigi come il fumo, rispetto ad un Barbera disastrato ma solare). E per un furbo e ingannevole ‘prossimamente’. Tifare il PSG (anche senza Pastore). I Globetrotters per la pallacanestro. La colpa è di Zamparini, cambiò la testa del tifoso rosanero, con la Serie A eterna, e l’Europa, per la Coppa dei Campioni. Illusioni di grandezza, però in qualche modo giustificabili, visti i risultati dei primi anni. Tutto irripetibile, anche l’illusione. Il Palermo non c’è più, è un’altra cosa, ha perso l’anima (come un ‘replicante’), al prezzo imposto dall’unico compratore rimasto. Uno del mestiere, che compra squadre per le strade del mondo. Le strane storie del calcio moderno. Ma anche lo stesso Mirri è giustificabile, non aveva scelta diversa. Chi sostenga che si sia arricchito in questi tre anni, evidentemente non sa far di conto oppure non ha tutti i dati necessari.

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