De Rossi: “Finire la carriera a Roma? Non lo so. Farò l’allenatore”
Un presente ancora luminoso e con tante cose da dire. E un’idea anche per il futuro. Daniele De Rossi prosegue nel suo matrimonio con la Roma, dal finale però non ancora del tutto chiaro e definito: “Non lo so se concluderò la mia carriera a Roma”, ammette in un’intervista rilasciata a Il Corriere dello Sport. “Mi piacerebbe avere un addio come quello di Totti del 28 maggio. Allo stesso tempo però avverto forte il desiderio di vivere un’esperienza altrove. Anche perché sedici anni di Roma sono come trentadue anni da un’altra parte, sono impegnativi, te li senti addosso”, sottolinea.
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“Io un’esperienza fuori, lontano, penso che vorrei viverla, che dovrò viverla – spiega il centrocampista giallorosso – . L’anno scorso già pensavo di essere al mio ultimo. Non sentivo la società per il rinnovo ma mi andava bene. Nella mia testa pensavo che fosse il mio ultimo, stavo facendo bene e quindi avrei lasciato un buon ricordo”. De Rossi poi rivela un retroscena di mercato: “L’offerta più grossa era quella di un club italiano, ma non me la sentivo di tradire la città e i tifosi. Probabilmente se fosse arrivato un club europeo o americano – non è un segreto che uno dei miei sogni è andare a fare lì un’esperienza di vita e di calcio – probabilmente oggi non saremmo qui”.
La Roma nel cuore, ma la voglia di vivere una nuova avventura rimane. Però il tempo scorre inesorabilmente e per De Rossi c’è anche il pensiero su cosa fare dopo aver appeso gli scarpini al chiodo: “Sono molto combattuto – ammette – . Alla domanda ‘Ti piacerebbe fare l’allenatore?’ , mi sto rispondendo di sì sempre più spesso. Anche grazie al fatto che ho avuto degli allenatori che mi hanno a ascinato moltissimo durante la mia carriera. Vorrei diventare come loro, mi sembra bellissimo un leader che guida venti giocatori che lo seguono in maniera assoluta. Mi piacerebbe, se avessi una squadra. È un lavoro difficilissimo, faticosissimo, stressantissimo, quindi questi dubbi rimangono e spero di scioglierli con il tempo”. De Rossi potrebbe dunque ripercorrere le orme del padre, dal campo alla panchina.
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Dal campo alla tribuna, in giacca e cravatta, è passato invece Francesco Totti: “Lo scombussolamento è comprensibile. Io adesso lo vedo bene e non pensavo che lui si adattasse così in fretta a questo nuovo ruolo – afferma De Rossi – . Non è importante quale sia il ruolo di Totti. Lui è lui. Secondo me sarà un valore aggiunto e si renderà conto con il passare del tempo che potrà fare delle cose devastanti per la Roma anche in giacca e cravatta, anche senza entrare in campo”, assicura De Rossi. Entrambi sono figli di Roma.
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