Roma, tre vie per arrivare a Di Francesco. Sassuolo su De Zerbi
Gioco di incastri, è partito il valzer degli allenatori. Al centro c’è la Roma, che quest’oggi ha detto ufficialmente addio a Luciano Spalletti. Dopo una stagione turbolenta ma comunque positiva e conclusasi con il secondo posto, le due strade si non divise. E così il club giallorosso è alla ricerca di un sostituto.
Il nome in cima alla lista è Eusebio Di Francesco. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, il ds giallorosso Monchi stravede per il tecnico del Sassuolo. Di Francesco non ha un curriculum di spessore ma ha la fiducia del dirigente andaluso. Ma i tre milioni della clausola per liberarlo dal club emiliano sono un ostacolo.
Ostacolo che la Roma attende aggirare non pagando direttamente ma attraverso altre vie che portano a tre trattative per tre giocatori. La prima riguarda Pellegrini, sul quale la Roma ha un diritto di recompra. La cifra è di 10 milioni, i giallorossi potrebbero aggiungere qualcosina in più per risolvere il tutto. La seconda via porta a Marchizza, centrale della Primavera del club capitolino e che piace tanto al club di Squinzi. La terza ed ultima possibilità è rappresentata da uno sconto sul prezzo del riscatto di Ricci fissato a 4,5 milioni.
Il Sassuolo riflette è intanto valuta alcuni profili per la panchina. Tra di essi spuntano i nomi dell’ex rosanero De Zerbi, Maran e Nicola, fresco di miracolo con il Crotone. Più defilati Oddo e Bucchi. Un profilo quello di Zerbi, non smentito dallo stesso DS dei neroverdi, Angelozzi, in un’intervista a “L’altra Radio”.
Angelozzi afferma: “Siamo una società giovane. Formare la rosa non è stato facile, e in più siamo stati sfortunati perché abbiamo avuto dei grossi infortuni durante l’anno che ci hanno penalizzato moltissimo. De Zerbi al Sassuolo? In questo momento noi abbiamo Di Francesco, il quale è molto richiesto. De Zerbi è uno bravo, lo stiamo seguendo, così come stiamo seguendo altri allenatori. Stiamo valutando alcune cose: se un giorno ci sarà l’opportunità di poterlo prendere, lo prenderemo”.