Roma – Lazio 2 – 0, LE PAGELLE: Dzeko da urlo, Acerbi non c’è
Roma – Lazio 2 – 0 | Marcatori: 43′ p.t. Mkhitaryan (R), 33′ s.t. Pedro (R)
Alla Roma il derby della Capitale. Le motivazioni in campo erano tante, tra voglia di Europa e di conquistare il successo in una delle partite più sentite della Serie A: si traduce in una gara che inizia equilibrata e “arida” di occasioni.
Inventa Edin Dzeko l’azione che porta i giallorossi in vantaggio col gol di Mkhitaryan e i biancocelesti non riescono a rispondere. Poi la partita si accende ma la Roma è più concreta e chiude con la seconda rete.
Per i giallorossi con voglia di redenzione il Sassuolo che insegue, adesso, è meno spaventoso e l’accesso in Conference League alle porte. Inzaghi, invece, dice addio alle speranze Champions.
Roma (4-3-3): Fuzato 6.5; Karsdorp 6, Mancini 6.5, Ibanez 4.5 (dal 37′ p.t. Kumbulla 6), Bruno Peres 5.5 (1′ s.t. Santon 5.5); Cristante 6.5, Darboe 6, Pellegrini 6 (26′ s.t. Villar 6); Mkhitaryan 6.5, Dzeko 7.5 (45′ s.t. Mayoral s.v.), El Shaarawy 6.5 (26′ s.t. Pedro 7).
Lazio (3-5-2): Reina 6; Marusic 6 (27′ s.t. Caicedo 5.5), Acerbi 4.5, Radu 5.5 (27′ s.t. Fares 6); Lazzari 6, Milinkovic Savic 6.5 (40′ s.t. Akpa Akpro s.v.), Leiva 5, Luis Alberto 5.5, Lulic 5 (14′ s.t. Luiz Felipe 6); Muriqi 6 (14′ s.t. Pereira 6), Immobile 6.
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I MIGLIORI
Dzeko: in un primo tempo di studio dove nessuno ha il coraggio di fare la “prima mossa”, l’attaccante giallorosso salta l’uomo con una grande giocata e consegna un pallone perfetto per l’inserimento di Mkhitaryan. Si accende dal nulla e quando lo fa sono dolori.
Milinkovic Savic: il Sergente prova a mettere “ordine” in caserma. Ruba palloni, strappa con accelerazioni improvvise e fa valere la sua fisicità. Manca solo la rete che non arriva ma ci prova (anche se timidamente).
Cristante: “Silenzio e lavorare”, il motto del centrocampista ex Palermo e Atalanta che è diventato un jolly di livello per lo scacchiere di Fonseca. Cambia ruolo con facilità e abbina sostanza a qualità.
Pedro: pericolosissimo. Entra e cambia la partita con un gol da campione. Pochi minuti per lasciare il segno e una prestazione che ricorda l’inizio della stagione.
I PEGGIORI
Ibanez: non è in condizione. E si vede. Si complica la vita in un paio di occasioni tranquille e non riesce a gestire bene il pallone. Prima della fine del primo tempo viene sostituito da Kumbulla.
Acerbi: una partita al di sotto delle sue capacità. Si fa beffare da Dzeko che compie una semi-prodezza, ma il difensore avrebbe le carte in regola per evitare l’inserimento. In generale, la sua è una gara nervosa e pecca anche in impostazione. Alla fine il cartellino rosso è la ciliegina sulla torta di una prestazione in ombra.
Leiva: perde le chiavi del centrocampo e viene sovrastato dall’avanzata giallorossa. A volte in mezzo al terreno di gioco appare troppo compassato e anche un po’ spaesato.
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