Roma-Liverpool del 1984, io c’ero. E non dimenticherò mai quel silenzio…
Sono passati 34 anni, la ricordo come se fosse ieri. Perché non avevo compiuto ancora i 22 anni (e basterebbe questo per parlare di bei ricordi) e perché per un giovane appassionato di calcio ,che già da quattro anni seguiva le vicende del Palermo per lavoro, non era banale assistere a Roma – Liverpool dalla Tribuna autorità dello stadio Olimpico, ospite dell’allora presidente della grande Sampdoria di Vialli e Mancini, Paolo Mantovani.
Due anni prima avevo avuto la fortuna di essere sugli spalti del “Santiago Bernabeu” di Madrid per “alzare” la coppa del Mondo insieme a Zoff, Bearzot e Pertini dopo la storica finale con la Germania, un’emozione ovviamente unica e indimenticabile. Ma, probabilmente, se la Roma avesse vinto la Coppa dei Campioni, sarebbe diventata quella l’emozione sportiva più grande della mia vita. Roma avrebbe fatto festa per un mese, forse un anno, davanti e dentro la Fontana di Trevi, come in fondo avrebbero fatto anche i 40.000 tifosi del Palermo nel 2011 se quella maledetta finale di coppa Italia con l’Inter fosse finita in un altro modo.
LIVERPOOL – ROMA, LA SFIDA DEGLI INNI SUGLI SPALTI
Non avevo mai visto, alla vigilia, una città così fuori di testa per un evento sportivo, non si parlava d’altro nei bar, per strada, sugli autobus e su qualunque prima pagina di giornali cartacei. Forse, e sottolineo forse, soltanto Palermo – alla vigilia del ritorno in serie A dopo 32 anni – poteva essere paragonabile a quella Roma del 30 maggio 1984.
Di indimenticabile, purtroppo, è rimasto solo quel silenzio irreale di un intero stadio nel momento in cui Graziani tirava fuori l’ultimo rigore. Già qualche attimo prima i tifosi avevano capito che quel rigore non sarebbe entrato, era improvvisamente calata una cappa di negatività e quando quel pallone di Graziani finì effettivamente fuori non si sentì volare una mosca. Sì, c’erano alcune migliaia di tifosi del Liverpool a fare baldoria, ma vi assicuro che quelle voci neanche si sentivano, c’era un muro di silenzio dentro ognuno di noi che non poteva essere scalfito da nulla.
LIVERPOOL – ROMA: DOVE VEDERLA IN TV
Non avevo mai visto – e penso che mai lo vedrò – defluire da uno stadio 85.000 persone senza sentire un solo rumore; c’era un intreccio inestricabile di macchine e di autobus per strada e nemmeno un suono di clacson. Il silenzio più assordante della mia vita. Quasi un’ora dopo, dal lontanissimo Circo Massimo, si levavano le prime note del mega concerto che Venditti aveva promesso ai tifosi, un concerto a suo modo memorabile ma probabilmente nessuno ricorda nemmeno un brano di quello che fu cantato quella sera.
Vale la pena ricordare i protagonisti di quella indimenticabile sfida. Da una parte Tancredi, Nappi, Bonetti, Righetti, Falcao, Nela, Conti, Cerezo (115′ Strukelj), Pruzzo (64′ Chierico), Di Bartolomei, Graziani, allenatore Leidholm; dall’altra Grobbelar, Neal, Kennedy, Lawrenson, Whelan, Hansem, Dalglish (94′ Robinson), Lee, Rush, Johnston (72′ Nicol), Souness, allenatore Fagan.
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