Roma – Milan 1 – 1, LE PAGELLE: Cristante tuttofare, Saelemaekers c’è
Roma – Milan 1 – 1 Marcatori: 48′ s.t. Abraham (R), 52′ s.t. Saelemaekers (M)
Rimangono a pari punti Roma e Milan, che nel match di oggi si dividono la posta per il pari all’Olimpico dopo un finale infervorato. Era una gara importante, che poteva segnare una stagione.
Proprio per questo entrambe le formazioni non mollano un centimetro e gli animi si fanno sin da subito incandescenti. Gioco spezzettato e tanti contatti nel primo tempo. Il Milan tiene il pallone, ma la formazione di Mourinho è pericolosa in ripartenza.
Nella seconda frazione le squadre si aprono e le giocate cominciano ad essere più interessanti: arrivano azioni offensive e gol, proprio nei minuti di recupero. Ad Abraham risponde Saelemaekers in un finale folle.
MILAN (4-2-3-1): Maignan 6; Calabria 6.5, Kjaer 6 (28′ s.t. Kalulu 6), Tomori 6 (1′ s.t. Thiaw 5), Theo Hernandez 5; Tonali 6.5, Krunic 5.5; Brahim Diaz 5 (11′ s.t. Saelemaekers 7), Bennacer 6 (28′ s.t. De Ketelaere 5.5), Leao 6.5; Giroud 5.5 (43′ s.t. Origi s.v.)
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I MIGLIORI
Mancini: il difensore è attento e imbriglia Giroud&Co. con esperienza, oltre a concedersi qualche proiezione offensiva. Sembra il più attento in fase arretrata del gruppo giallorosso.
Cristante: a centrocampo, solitamente, dona quantità e qualità, ma in questo caso si fa male Kumbulla dopo 15 minuti e assume compiti ancora più contenitivi piazzandosi anche in difesa. Il tutto con ottimi risultati.
Saelemaekers: entra e cambia l’inerzia della sua squadra. Alla fine si fa anche trovare pronto dopo un’azione di Leao e regala il pari ai suoi.
Abraham: nel secondo tempo si accende con il gol. Mourinho non lo toglie, lui lotta tutta la gara e si prende quasi i tre punti.
I PEGGIORI
Diaz: praticamente annullato. Non salta fuori la sua genialità anche a causa di un sempre presente Ibanez: con l’entrata al suo posto di Saelemaekers il Milan ottiene spinta supplementare.
Theo Hernandez: momento complicato per il terzino del Milan che viene scippato costantemente dai giallorossi. Perde spesso il pallone in maniera goffa e le incursioni in avanti sembrano un ricordo.
Belotti: cerca come un matto la prima rete in stagione e ci mette grinta, ma non è abbastanza. Quando smista palla è impreciso e le incursioni sotto porta non pungono. Alla fine il fisico non regge e lascia il posto ad El Shaarawy all’alba del secondo tempo.
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