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Roma – Milan 1 – 2, LE PAGELLE: super Ibrahimovic, Mkhitaryan non c’è

Roma – Milan 1 – 2 | Marcatori: 26′ p.t. Ibrahimovic (M), 12′ s.t. Kessie (M) su rigore, 45+3′ El Shaarawy (R). Al 65′ Theo Hernandez (M) espulso

Al Milan il big match dell’11a giornata di Serie A contro la Roma. Una gara accesa ma spezzettata dai fischi e a tratti nervosa quella dell’Olimpico. Il Milan appare più sicuro della formazione di Mourinho che gestisce palloni a volte con troppa confusione e vive di fiammate.

Supremazia dei rossoneri per gran parte del match, sbloccato dal solito Ibrahimovic che arriva a quota 400 reti nei campionati nazionali. Kessie firma il raddoppio nel secondo tempo su rigore. Nel finale la Roma si accende coi cambi e accorcia anche le distanze con El Shaarawy, ma non riesce ad evitare la sconfitta nonostante il rush finale.


Ancora una prestazione altalenante per i giallorossi, con una sola vittoria nelle ultime quattro gare. I rossoneri, invece, raggiungono il Napoli a quota 31 punti in cima alla classifica grazie alla settima vittoria consecutiva in campionato.

Roma (4-2-3-1): Rui Patricio 5.5, Ibanez 4.5, Mancini 5.5, Karsdorp 5.5 (35′ s.t. Shomurodov s.v.), Vina 5 (23′ s.t. Perez 6.5); Cristante 6, Veretout 5.5; Mkhitaryan 4.5 (1′ s.t. Afena-Gyan 6), Zaniolo 6.5, Pellegrini 7; Abraham 5 (18′ s.t. El Shaarawy 7)

Milan (4-2-3-1): Tatarusanu 6; Calabria 6, Kjaer 7, Tomori 6, Theo Hernandez 5; Kessie 6.5, Bennacer 6.5 (31′ s.t. Romagnoli s.v.); Salemakers 5.5 (23′ s.t. Ballo Toure 5.5), Krunic 5.5 (32′ s.t. Bakayoko s.v.), Leao 6.5 (31′ s.t. Tonali s.v.); Ibrahimovic 8 (12′ s.t. Giroud 6)

VERONA – JUVENTUS 2 – 1: LE PAGELLE

I MIGLIORI

Ibrahimovic: gol e record. Trasforma la punizione procurata da Leao con un colpo da cecchino (un po’ colpevole Rui Patricio) e mette in campo la personalità giusta per i grandi eventi. La gara dell’Olimpico non fa eccezione.

Kjaer: praticamente perfetto. Come se Pioli parlasse in campo attraverso di lui. Gestisce le situazioni più spinose con calma olimpica.

Pellegrini: ci prova fino alla fine. Praticamente è ovunque e riesce ad abbinare fase offensiva ad interventi difensivi. Inventa tante occasioni ma predica nel deserto.

I PEGGIORI

Ibanez: perde la testa e compie un intervento goffo che porta al rigore trasformato da Kessie. Troppe uscite in ritardo e pericolose.

Mkhitaryan: Mourinho lo tira fuori dopo appena 45 minuti e gli preferisce il 18eenne Afena a ragion veduta. La classe e l’inventiva che lo contraddistinguono oggi non sono di casa.

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