Ronaldo: “Il 5 maggio? Forze esterne che aiutavano la Juventus”
Una ferita ancora aperta, anche a distanza di ormai quindici anni. Quel 5 maggio 2002 è una data rimasta indelebile per i tifosi dell’Inter, uno scudetto svanito all’ultima giornata. Giornata passata alla storia anche per le lacrime di Ronaldo, uscito dal campo a causa di un infortunio. Un’immagine che è diventato il simbolo del dramma sportivo nerazzurro.
“A me dispiace non vaer vinto lo scudetto, era un progetto bellissimo, un sogno”, ammette proprio Ronaldo a La Gazzetta dello Sport. Il fenomeno ritorna a quel giorno e lancia qualche accusa non troppo velata: “Poi abbiamo capito che il sogno scudetto morì un po’ per colpa nostra e un po’ di certe forze esterne che aiutavano la Juventus. Quell’anno ogni vigilia era una grande attesa, ogni partita era una festa. Era rinato lo spirito interista, e la gente mi raccontava che certe cose non si vivevano da un sacco. Io l’Inter ce l’ho nel cuore”, la dichiarazione d’amore di Ronaldo.
Il Fenomeno getta anche uno sguardo alla nuova Inter che sta nascendo, sotto il segno di Spalletti: “È uno stratega del calcio ma anche un buon gestore di gruppo. Me ne avevano parlato bene, mi accorsi che era tutto vero quando affrontai una squadra da lui allenata. Però non lo invidio, dovrà trovare in fretta la strada dove far camminare la squadra. Perché l’Inter la aspettano tutti, da anni: i suoi tifosi, e anche l’Europa“. La benedizione di Ronaldo su Spalletti.
Poi una digressione sulla Juventus, uscita con le ossa rotte dalla finale di Champions League persa contro il Real Madrid: “Bella finale, la Juventus è stata molto più competitiva rispetto a due anni fa contro il Barcellona. Il Real però è stato superiore in tutto. La Juventus adesso lavora in maniera molto più trasparente rispetto ai miei tempi, vince perché semina e merita. È ancora la favorita, ma questo non vuole dire che anche in Italia continui a vincere: può essere che il Napoli riesce a fare l’ultimo step per competere”.