Ruggiero, tocca a te?
“Les jeux sont faits”, recita un detto francese. I giochi sono fatti, il Palermo non ha più nulla a chiedere a questo campionato. Tutto quello che c’era da sbagliare è stato sbagliato, la retrocessione è solamente una conseguenza inevitabile di una gestione errata. E visto che le ultime tre gare di questa Serie A saranno una passerella (a differenza delle avversarie dei rosanero), perché non dare spazio a nuovi esperimenti in vista del futuro imminente chiamato Serie B?
In questo “progetto” rientra benissimo Gennaro Ruggiero. La carta d’identità dice 17 anni, centrocampista nato a Napoli e uno dei prospetti migliori prodotti dalla cantera rosanero. Ruggiero è già entrato nel giro della prima squadra rosanero, da Palermo-Roma presenza fissa nella lista dei convocati. Lopez ha intravisto in lui qualità, inserendolo nei meccanismi dei più grandi. Per meriti ma anche per necessità, vista la carenza che il Palermo vanta nel settore di centrale del campo.
E vista le assenze certe di Gazzi (infortunato) e Jajalo (squalifica) in vista della prossima sfida interna contro il Genoa, per Ruggiero potrebbe arrivare il tanto atteso momento dell’esordio in Serie A. Un record assoluto visto che sarebbe il primo rosanero classe 2000 a esordire nella massima serie nazionale. Difficile che possa partire dal primo minuto perché, nonostante Bortoluzzi abbia a disposizione solamente due mediani di ruolo (Bruno Henrique e Chochev), il modulo verrà cambiato dal 3-5-1-1 al 3-4-2-1 per adattarsi alle esigenze dovute agli uomini mancanti. Una partenza da titolare è quasi impossibile ma ci sono tutte le condizioni per un suo subentro a partita in corso.
“Mi ricorda Gattuso, non si risparmia mai e si fa rispettare anche dai più grandi”, ha affermato di recente il responsabile del settore giovanile Dario Baccin. Le referenze sono buone e il futuro è dalla sua parte. E come per Pezzella (ieri convocati dalla Nazionale Under20) e Lo Faso, anche per Ruggiero si avvicina il momento del grande passo, del passaggio definitivo dai piccoli ai grandi. Una mossa che potrà essere utile per il futuro, del ragazzo e del Palermo che verrà.
MI spiace ma io sono sempre convinto che i giovani, se uno ci crede, devono andare a a farsi le ossa e la spina dorsale nei campionati minori e poi eventualmente tornare per la prima squadra. E poi devono crescere in mezzo a dei fuoriclasse. E non come fa Zamparini allo sbaraglio.