Gruppo Suning, Sabatini si presenta: “Per me è una missione”
Qualità indiscusse, professionalità massima e risultati. Walter Sabatini riparte con una nuova avventura. Tante piazze calcate, compresa quella di Palermo, puntellata con colpi ad effetto e tanti campioni in erba presi. La sua ultima esperienza si chiama Roma. Plusvalenze come sempre ma qualche dissidio di troppo che lo ha portato a mollare. Decisione presa in virtù anche di zero titoli conquistati nella sua vita romana.
Allora meglio farsi da parte forse. Ma per poco. Sabatini, come detto, riparte. Questa volta dal Gruppo Suning, che gli ha affidato il ruolo di coordinatore dell’area tecnica: “Per me è un onore, ho accettato questo incarico con grande entusiasmo”, esordisce Sabatini nella conferenza stampa di presentazione. Un nuovo ruolo, che va a confermare le su e parole di ieri che chiudevano le porte ad un ritorno al Palermo. “Sento la responsabilità dell’incarico e il mio passato va messo alle spalle”.
Sabatini è carico per questa nuova avventura. “Per me è una missione”, precisa. Nuovo mondo dunque con il quale lavorare e vivere giorno per giorno. La Cina attrae anche Sabatini, che però chiarisce: “Non voglio colonizzare, ma ascoltare e capire.Quello che mi esalta è portare il mio contributo in questo Paese per migliorare tutti insieme. Dovrò imparare molto nel mercato cinese dal punto di vista dei trasferimenti, dovrò stare molto attento. Ascolterò molto”. Del resto, non si finisce mai di imparare. Sabatini lo sa. così come ha in mente gli obiettivi da raggiungere: “La cosa più importante sarà quella di migliorare la situazione sia dello Jiangsu che dell’Inter”.
E la missione di portare un miglioramento all’Inter non sarà facile. Il club nerazzurro vive un periodo nero ed è reduce da un filotto di tre sconfitte. Serie negativa che è costata cara a Stefano Pioli, esonerato nella serata di ieri. Una bella missione da compiere per la prossima stagione, ma Sabatini non ha intenzione di dare precedenza ai nerazzurri: “Inter e Suning devono crescere parallelamente insieme. Voglio che Inter e Jiangsu siano una grande famiglia e un grande gruppo di lavoro, nella mia mente entrambe hanno la medesima importanza. So che la famiglia Zhang vuole perseguire questo obiettivo e io li aiuterò”.