Sagramola si tira fuori: “Il Palermo? Non tratto per conto di nessuno”
“Non tratto per conto di nessuno, sono stato a Palermo per motivi familiari”. Rinaldo Sagramola butta un secchio d’acqua sul fuoco delle voci che da 48 ore sono divampate in città. La fantasia non manca. L’unica cosa certa è che Sagramola è stato a Palermo, dove ha casa e tanti amici avendo diretto il Palermo per 8 anni, nel periodo migliore dell’era Zamparini.
Forse Sagramola non si aspettava tanto clamore, forse non aveva fatto i conti con la situazione ambientale di Palermo, dove da due mesi si vive un incubo chiamato cessione, da Zamparini a chissà chi. Mentre la squadra riaccende entusiasmi sopiti da tempo, a tal punto da richiamare centinaia di tifosi allo stadio per festeggiare insieme alla squadra, la vicenda societaria è ancora avvolta nell’incertezza. E’ definitivamente tramontato il capitolo Follieri: l’imprenditore pugliese, mai troppo accreditato in vista di un positivo esito della trattativa, ha gettato la spugna venerdì, infastidito – secondo le sue parole – dall’atteggiamento del Palermo che avrebbe giocato su più tavoli.
Anche l’ipotesi Preziosi, circolata nelle ultime ore, non trova alcuna conferma nè ufficiale nè ufficiosa. Il tam tam lo avrebbe voluto interessato al Palermo, proprio in abbinata con Rinaldo Sagramola. Che però cade dalle nuvole quando gli si prospetta questa ipotesi. Anzi è proprio Sagramola a dare credito all’ipotesi finora più accreditata, e cioè che la cordata americana che fa capo al fondo York Capital Management è effettivamente in pole position.
FAVO, IL “PORTAFORTUNA” DI PERUGIA
In una intervista rilasciata a Salvatore Geraci per il Corriere dello Sport, Sagramola dice che “il fondo americano è serio e importante. Di questo so perché mi ha chiamato da Milano una persona che lavora nel mondo della finanza, interessata alla trattativa per avere notizie. Se poi i loro tempi coincidono con le urgenze di cassa del Palermo, non saprei”.
Sagramola smentisce anche seccamente la voce secondo cui sarebbe stato in sede allo stadio. “Ogni volta, spuntano notizie false: sabato non ero in sede e ad aprile non ho ritirato documenti societari, ma un atto che mi apparteneva”, aggiunge al Corsport. L’ex direttore generale fa un riferimento a un’altra voce che era dilagata poco dopo che era terminata positivamente la vicenda dell’istanza fallimentare nei confronti del Palermo: in sede c’era andato ma non certo per controllare bilanci e altro. E in quell’occasione conobbe l’allora presidente del Palermo Giovanni Giammarva.
Da oggi invece si intensificheranno i contatti tra la proprietà inglese e gli emissari del fondo. La strada è tracciata e ovviamente non è “a scorrimento veloce”. Ci sono bilanci da controllare, vanno verificati i debiti “aggiornati” e tante altre situazioni. Ma si può fare, a condizione che ci sia trasparenza e serietà nella conduzione delle operazioni. Nessuno ha voglia di perdere tempo, nè i compratori nè i venditori, ma è inevitabile che ognuno cercherà di strappare le migliori condizioni. Chiudere prima di metà mese appare difficile ma possono essere trovate soluzioni per evitare che il mancato pagamento degli stipendi possa causare una penalizzazione in classifica per la squadra che è al secondo posto e venerdì ospita la capolista Brescia al Barbera.
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Meglio, molto meglio, troppi cani sopra un osso, e si rischia di fare solo confusione…
una sola grazia……il fondo americano York…..speriamo!! Ma Voi lo sapete chi sono i Milwakee Bucks…..signuri runani a grazia!!
no …ma sappiamo chi è zamparini e di chi si circonda!!!!
Questo fondo americano oltre ad essere una vera potenza economica e’ composto da persone perbene!! Finalmente si può vedere la luce. Speriamo presto !!!!!
Signori parliamoci chiaro non ci vuole una mente superiore per tracciare il quadro di questi giochetti…chi compra il palermo calcio deve prima comprare sport capital…in sintesi gli avvoltoi vogliono guadagnare sull’investimento ridicolo di 10 sterline o 10 euro che dir si voglia e badate bene chi compra, compra la US palermo al netto per quello che trapela di almeno: 22,8+15 milioni di euro di debiti….tutto ruota dunque sulla plusvalenza che si vogliono fottere i vari referenti di questa orrenda pagliacciata messa su da un dissennato e machiavellico furfante ritrovatosi per forza di cose con le spalle al muro, ma che visto il suo passato potrebbe sempre essere l’uomo ombra di tutto sto casino…non è da escludere come ho scritto più volte, che parte dei suoi tirapiedi possano chiedere di rimanere in un possibile nuovo cda come ulteriore clausola vincolante consentendogli per via relativamente non tracciabile di aver sempre a che fare con la società stessa…mentre la seconda parte di quanto scrivo potrebbe sembrare una mera ipotesi complottista, la prima parte sembra più che ovvia secondo il dictat:
E che compri gratis???…noi ce dovemo guadagnà dopo aver messo su tutto sto teatrino!!!!
È’ vero il tempo e’ poco ma quando c’è la volontà e la forza e economica tutto e’ possibile!!!!! Io ci credo!!!!
I giornalisti tirano acqua al proprio mulino ma di fake news ne producono davvero troppe….e’ normale che poi i vari Ippolito della situazione si lasciano andare in sproloqui senza senso…..poi tutto questo scandalo per il calcio business fa solo ridere in un mondo dominato dai procuratori e dove giocatori e allenatori strapagati sono mercenari per definizione perché il calcio e’ sport professionistico….ma di che parliamo?….si spera nel fondo americano come se arrivasse un benefattore quelli fanno solo business e speculazioni cosa che farebbe anche un Folliero qualunque ….e’ davvero sbalorditivo come il gregge palermitano vada dietro alle storielle e ci siano ancora gli Ippolito vari che non si stancano di scagliarsi contro un imprenditore che avrà avuto mille torti ma che negli ultimi 17 anni ha fatto vedere calcio a Palermo e questo rimane ….oltretutto se il Palermo dovesse fallire Zamparini rischierebbe la bancarotta io trovo quantomeno cervellotico pensare che stia portando il PA al fallimento volutamente cosa che cmq fanno tanti piccoli imprenditori palermitani oppure altri soggetti (vedi termini) lasciando lavoratori e famiglie senza reddito ma per queste cose nessuno scende in piazza a lanciare fumogeni….i Palermitani sono un po’ strani…..
Tu sei di lì fuori? o Palermitano strano?
Vedi MIC, vai a dire questi discorsi ai Tifosi del MILAN in riferimento al Fondo americano ELLIOTT, vediamo se ti danno ragione.
– E’ del tutto OVVIO che un’eventuale cordata americana del Fondo YORK, voglia fare business nel calcio (come nelle Terme di Saturnia che gestiscono) e che ci vogliano lucrare in futuro con una vendita. Esattamente come i Proprietari americani e arabi del Liverpool, Machester United, Manchester City, PSG. Quel’è la tua novità ?
– La questione è la seguente: una cosa è vendere una Squadra che è stata valorizzata (si spera) dal punto di vista sportivo, finanziario e di infrastrutture. Un’altra cosa è acquistare una Squadra fallita e in Serie D (grazie a Zamparini e ai debiti da lui accumulati), che ha prospettive di giocare con il Gela, la Sancataldese, il Roccella o la Palmese !!!!