Salerno: “A gennaio serviva qualche rinforzo in più, il closing…”
Una retrocessione inevitabile. Il Palermo affonda e va in Serie B,dopo una stagione da dimenticare. Una retrocessione frutto anche, e soprattutto, di un mercato deficitario che non ha reso la squadra all’altezza della categoria. Il mercato estivo si è incentrato sull’est, quello invernale invece ha portato un solo rinforzo: “A gennaio qualcosa in più andava fatta. Bisognava trovare i giocatori giusti per dare una svolta a questa squadra”, ammette l’ex direttore sportivo rosanero Nicola Salerno.
Arrivato dopo la chiama d’urgenza di Zamparini, Salerno non è riuscito a rinforzare la rosa durante il mercato invernale. Invece sono stati persi pregiati come Quaison: “Vista la scadenza del contratto, la cessione era obbligata perché era l’ultima possibilità di piazzarlo”, spiega Salerno a Il Giornale di Sicilia. Lo svedese si era accesso ed è stato ceduto sul più bello. E nessun sostituto preso: “Ho provato a fare qualcosa, ma non c’è stata possibilità di farlo e abbiamo continuato con quel gruppo nella speranza di una svolta”.
Svolta che non arrivata, il Palermo ha continuato a faticare e riponeva le sue speranze in Nestorovski. Sulle spalle del macedone il peso dell’attacco, e Salerno ammette di aver cercato un vice: “Non c’è un altro attaccante di ruolo che possa prendere il suo posto. Anche lui ha altre caratteristiche, non è la punta che si carica la squadra addosso ma di profondità. C’è mancato un giocatore alla Borriello”. Problema attaccante ma non solo. Tanti problemi anche tra i pali e le insicurezze gigantesche di Posavec: “Nella lista c’era anche Pantilimon, un portiere d’esperienza”.
Mosse mai fatte e che hanno giocato il loro ruolo nel verdetto finale: “La classifica non ci concedeva margini d’errore e abbiamo perso punti pesanti in alcune gare”, ricorda Salerno. L’ex ds aveva portato con sé anche il tecnico Lopez, una scommessa fallita: “Credo però che Lopez sia un buon allenatore e lo ha dimostrato anche in passato. Peccato che sia finita così”. Tanti fattori che hanno portato Salerno alle dimissioni, compreso il nuovo cambio societario. Il closing, però, tarda ad arrivare: “Fa preoccupare ma ci spero, sono ancora un tifoso del Palermo. Baccaglini e Zamparini hanno un accordo, spero vada tutto per il meglio. Il Palermo non può permettersi un anno di transizione in B, merita palcoscenici importanti”.
“Nella speranza di una svolta”…potevano farlo fare a me il direttore sportivo…