Sassuolo, Squinzi: “Non posso trattenere Di Francesco, Berardi dica cosa vuole fare”
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Per il Sassuolo la prossima stagione sarà un anno zero. Via Di Francesco, via il ds Rossi (prenderà il posto di Capozucca a Cagliari) e probabilmente via diversi capisaldi della rosa come Acerbi e Berardi. Un nuovo inizio per il patron Giorgio Squinzi, che però ha le idee chiare sugli obiettivi del suo Sassuolo.
“Arrivare entro un paio d’anni tra le prime 6-7 e poi pensare alla Champions: tra due stagioni l’Italia avrà 4 squadre – racconta alla Gazzetta dello Sport – Faremo il salto di qualità anche grazie al nuovo centro d’allenamento pronto nel 2018: non sarà come Milanello, ma quasi”.
L’addio che più fa male a Squinzi è quello di Di Francesco, un po’ inaspettato: “Non me l’aspettavo, pensavo che il contratto contasse ancora qualcosa e che la clausola di 3 milioni fosse una garanzia. Non posso trattenerlo con la forza, faccio lo stesso con i 10 mila dipendenti sparsi per il mondo: se vuole lasciare, pazienza. Posso dire che allenatore cerchiamo: italiano, tra i 40 e i 50 anni. Funzionale al progetto: puntare sui giovani, come ha fatto così bene Di Francesco. Pippo Inzaghi? No, il treno passa una sola volta”.
Quasi stizzito, invece, Squinzi chiede chiarezza a Berardi: “Non ho capito cosa vuol fare, vorrei che restasse per diventare la bandiera del Sassuolo. Ma dopo quello che è successo con Di Francesco non ho più certezze, comunque faremo di tutto per tenerlo”.
Chiosa finale di Squinzi sull’annata del Sassuolo: “E’ stato un campionato balordo, abbiamo avuto un’incredibile serie di infortuni traumatici, quindi non dovuti alla preparazione. Poi quella ridicola sconfitta a tavolino, gli errori arbitrali: ci mancano almeno 12 punti. Ma vogliamo finire alla grande, allungando la striscia dei 7 risultati positivi”.