Schillaci al GdS: “Spero che il Palermo vada in C. Sarei felice di poter collaborare”
Quel Mondiale del 1990 lo rivive ogni singolo giorno, anche a 30 anni di distanza. Totò Schillaci, durante quei giorni, divenne l’italiano più famoso al mondo, un vero orgoglio per la città di Palermo, dove è nato.
In una lunga intervista concessa a Carlo Brandaleone per il Giornale di Sicilia, Schillaci parla anche della situazione del Palermo: “Spero che vada in C, la promozione gli spetta. Ho incontrato Mirri e sono stato onorato di indossare la maglia rosanero nella partita delle glorie la scorsa estate. Sarei felice di potere collaborare, di mettere a disposizione del club il mio centro sportivo (il Ribolla, ndr.)”.
Schillaci rivive i giorni che gli hanno cambiato la vita: “Ci penso sempre. Non c’è giorno che non pensi ai Mondiali del 1990; tutto mi andava benissimo. Segnai sempre, tranne la partita con gli Stati Uniti, e alla fine vinsi la classifica di capocannoniere”.
Oggi Schillaci vive a Palermo e gestisce il centro sportivo “Ribolla“, in via Leonardo da Vinci, al momento chiuso per l’emergenza Coronavirus. “Spero di riaprire presto – dice – . Abbiamo 300 ragazzi fermi, tre operai in cassa integrazione, spese correnti che vanno onorate. Vorrei che con tutte le precauzioni, i ragazzi tornassero a giocare”.
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