Schillaci: “Palermo, attenzione a Di Mariano. Ha più talento di me”

Non sarà una sfida come le altre per Francesco Di Mariano. Il figlio di Palermo torna nella sua città natale, dalla quale è andato via all’età di 13 anni. Il suo Novara adesso fa tappa in Sicilia, al “Barbera” ci sarà tutta la sua famiglia a guardarlo. A partire dalla zio illustre Totò Schillaci: “L’anno scorso Boscaglia non lo vedeva, lui si è demoralizzato ma ha resistito. A Croni piace, lo impiega in diversa ruoli”, spiega l’ex attaccante palermitano a Il Corriere dello Sport.

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“Adesso deve avere più convinzione, deve osare. Il fatto che lo zio sia stato un grande campione non gli regala la gloria – afferma – . Deve dimostrare di valere. A cominciare da Palermo”. E Schillaci avvisa proprio la squadra rosanero dalle doti di suo nipote: “Ha un tiro dal quale il Palermo deve guardarsi bene. Talento ne ha quanto e più di me”, ammette.

Quasi un derby, il nipote che sfida il suo Palermo: “I rosanero sono costruiti per la Serie A – assicura Schillaci – . È una squadra di ferro e da battaglia. Tedino è concreto, giudizioso e imbattuto. Troppo difensivista? Non tutti sono come Zeman e non è facile lavorare con Zamparini. I risultati sono dalla sua parte, però bisogna trasformare qualche pareggio in vittoria”. E Schillaci, forse, spera che la tendenza non cambi dalla gara contro il Novara del nipote Di Mariano.

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