Sentenza Frosinone: ecco il ricorso del Palermo al Collegio di Garanzia del Coni
La battaglia legale del Palermo va avanti. Il Coni ha infatti annunciato che il club rosanero (impegnato anche sul fronte Parma) ha presentato presso il Collegio di Garanzia dello Sport. Il Palermo ha deciso di presentare il ricorso dopo che, anche in appello, la giustizia sportiva aveva deciso di non accogliere il ricorso della società rosanero che chiedeva lo 0 a 3 a tavolino e comunque la non omologazione del risultato della gara di ritorno della finale playoff di Serie B.
CASO CHIEVO: IN ARRIVO I NUOVI DEFERIMENTI
Come si legge nel ricorso, il Palermo “chiede al Collegio, in accoglimento del presente ricorso, previa riforma della decisione impugnata:
– di sanzionare il Frosinone Calcio S.r.l. con la perdita della gara disputata in data 16 giugno 2018 con il punteggio di 0-3 in favore della U.S. Città di Palermo ai sensi dell’art. 17 C.G.S.;
– di non omologare, comunque, il risultato della partita del 16 giugno 2018;
in linea subordinata:
– previa squalifica del campo di gioco del Frosinone Calcio S.r.l., di non omologare e/o annullare il risultato della partita del 16 giugno 2018 ed ordinare la ripetizione della stessa;
– di ritenere e dichiarare l’applicabilità dei termini di cui al C.U. 32/2018 FIGC a tutte le partite dei play off, compresa la finale e, per l’effetto, di ritenere e dichiarare nulla e/o, comunque, tamquam non esset la decisione di cui al Comunicato n. 200/2018 del Giudice Sportivo Lega B, rinviando il procedimento all’organo competente;
LUCARELLI: “IL PARMA NON HA FATTO NIENTE DI ILLECITO”
– di ritenere e dichiarare l’applicabilità dei termini di cui al C.U. 32/2018 FIGC a tutte le partite dei play off, compresa la finale e, per l’effetto, di dichiarare la decisione di cui ai Comunicati 168 e 172 del 2018 della CSA nulli e/o, comunque, tamquam non esset, con conseguente rinvio del procedimento all’organo competente;
– di ritenere e dichiarare la decisione impugnata viziata per omessa pronuncia su un punto decisivo della controversia che ha formato oggetto di disputa tra le parti per i motivi di cui al punto B) e, per l’effetto, di rinviare il procedimento al giudice competente;
– di ritenere e dichiarare l’applicabilità alla fattispecie della norma di cui all’art. 17, comma 4, C.G.S. lettera b) adottando il provvedimento della punizione sportiva della perdita della gara in danno del Frosinone;
– di ritenere e dichiarare, comunque, l’applicabilità alla fattispecie della norma di cui all’art. 17, comma 4, C.G.S. lettera c), ordinando la ripetizione della gara di ritorno dei play off della stagione sportiva 2017/2018 del 16 giugno 2018 tra Frosinone e Palermo;
– di ritenere e dichiarare la decisione impugnata viziata per contraddittorietà e/o insufficienza della motivazione per i motivi di cui al punto C) e, per l’effetto, rinviare il procedimento al giudice competente;
– di ritenere e dichiarare l’applicabilità alla fattispecie della norma di cui all’art. 35, comma 1.3, C.G.S., con conseguente remissione del procedimento al giudice competente;
– di ritenere e dichiarare la decisione impugnata viziata per omessa pronuncia su un punto decisivo della controversia che ha formato oggetto di disputa tra le parti per i motivi di cui al punto F) ed E) e, per l’effetto, rinviare il procedimento al giudice competente”.
La sentenza di appello, nel confermare il risultato e di conseguenza la promozione della formazione ciociara, aveva condannato il Frosinone a disputare le prima due gare del campionato di serie A in campo neutro e porta chiuse. Una sentenza ritenuta troppo lieve in proporzione ai fatti di slealtà sportiva che si sono verificati in quella partita
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A prescindere da tutto, questo ricorso è morto in partenza.
Manca appena un mese all’inizio del campionato e le squadre sono incomplete e atleticamente non pronte.
Chi giocherebbe una partita così fondamentale per gli elenchi di Serie a e serie b, soprattutto in un Palermo ancora da modellare?
E quando?
In tal senso la prima sentenza, anche se controversa, ha già espresso la volontà degli organi giudiziari di lasciare tutto com’è.
Vedo più speranze che venga accolto quello contro la sentenza “Parma” (anche se lì vige lo stesso filo conduttore)…
La sentenza della partita di Frosinone, è ugualmente scandalosa quanto quella di Spezia-Parma, perche i fatti ignorati, sono stati commessi in diretta TV sotto gli occhi di qualche milione di telespettatori. Anche in questo caso si può parlare di illecito sportivo visto che il lancio dei palloni in campo, ha di fatto interrotto azioni che potenzialmente potevano essere da goal, alterando così il resto della gara che probabilmente avrebbe uno svolgimento diverso.
NON HAI VISTO LA PARTITA !!!!!!!!!!!!!!!!!
il lancio di palloni non ha interrotto nessuna azione potenzialmente pericolosa,
e di ciò l’arbitro nel referto ne dà conto.
Ma non avete ancora capito, che le cazzate di Zamparini gli servono solo per crearsi alibi.
Ma quanto lo capirete?
Quando il Palermo andrà in C per gli illeciti da lui commessi?
TU NON HAI CAPITO NIENTE DELLA PARTITA !!!!!!!!!!!!!!!! Intanto a Zamparini gli sono stati restituiti i soldi che ingiustamente avevano sequestrato, quidi allo stato attuale sei tu che stai dicendo cazzate, infine per ritornare alla partita, I palloni sono stati lanciati quando il Palermo era in piena zona d’ttacco e anche dentro l’area di rigore. Ti rinfresco la memoria – https://www.youtube.com/watch?v=zphZB0Zeygg – rivediti le azioni e leggiti pure i commenti! VERGOGNA l’Italia intera si è schifata sui social per quello che è successo a Frosinone. Sembra quasi che tu voglia giustificare il gesto, anzi ne sono certo!
Staiiiii sempre in B
e stai muto cretino.
Rivedi il film della partita ti fà bene.
Non c’è mai un’azione pericolosa……..ma di che parli.
Ma stai zitto e non parlare più anzi non andare più allo stadio che è meglio.