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Serie B, 11 allenatori già esonerati: ma poche volte la media punti è migliorata

Dopo 20 partite di campionato sono già 11 i cambi in panchina in Serie B: diverse squadre hanno optato per un cambio di guida tecnica per provare a ribaltare le sorti della stagione. Alcune con buoni risultati, altre non raggiungendo l’obiettivo sperato, altre ancora addirittura peggiorando la propria situazione. E c’è anche chi ha cambiato più di una volta.

Esoneri in B, la scossa può anche non arrivare

Protagonista dei primi movimenti in panchina della stagione è stato Andrea Sottil: il tecnico ha prima firmato per la Salernitana, si è poi dimesso a campionato neanche iniziato e ha poi sostituito Andrea Pirlo alla Sampdoria, che dopo tre giornate aveva conseguito la media di 0,33 punti. Risulta chiaramente difficile fare un confronto con sole tre partite, ma è comunque utile sottolineare che Sottil non ha per niente risollevato le sorti dei blucerchiati con una media punti di 1,23 in 13 partite disputate. Quel che preoccupa in quelle zone è che neanche Leonardo Semplici, in carica da 4 partite dopo l’esonero di Sottil, sembra essere in grado di migliorare la situazione con una media disastrosa di 0,75 punti.

Il secondo allenatore a essere esonerato è stato Giovanni Stroppa e si tratta, almeno per il momento, dell’unico caso nel quale il tecnico è stato poi richiamato. Stroppa, che tra la prima e la seconda parte del suo incarico alla Cremonese ha ottenuto una media di 1,53 punti, è stato sostituito solamente per cinque partite da Eugenio Corini, esonerato con una media punti di 1,40.


C’è poi il caso Sudtirol, che è l’ultimo dei tre club che hanno cambiato guida tecnica per due volte: i trentini hanno cominciato con Valente che è stato esonerato alla 12a giornata con la media di 1,08 punti per partita. Disastrosa la parentesi Zaffaroni, anch’egli esonerato dopo quattro sconfitte in altrettante partite. Sembra adesso in miglioramento la situazione con Fabrizio Castori, un esperto della categoria, che dopo 4 partite ha raggiunto la media di 1,25.

Un caso in cui la media punti è migliorata è quello del Frosinone: il club laziale ha deciso di esonerare Vincenzo Vivarini dopo 9 partite (0,67 punti di media) per prendere al suo posto Leandro Greco che in 11 partite ha fatto un balzo in avanti con una media di 1,27 punti a partita, schiodando i giallorossi dall’ultimo posto in classifica. Peggiorano le cose in casa Salernitana dove Martusciello ha fatto sicuramente meglio di Colantuono (che ha appena lasciato la panchina). Il primo è stato sollevato dall’incarico con la media di 1 punto a partita, mentre il secondo l’ha abbassata a 0,71, scegliendo di fare un passo indietro. La situazione non è migliorata neanche a Brescia, dove Maran è stato esonerato con una media di 1,19 per essere sostituito da Bisoli che l’ha abbassata a 1 con 4 pareggi in 4 partite giocate.

I casi virtuosi di Cittadella e Modena

I due casi in cui il cambio d’allenatore ha ottenuto l’effetto sperato riguardano Cittadella ma soprattutto Modena. Il club veneto riceve questa speciale menzione solamente grazie alle clamorose 3 vittorie consecutive raggiunge nelle ultime 3 gare del 2024, che hanno portato la squadra guidata da Dal Canto (1,33 punti di media) dalla zona retrocessione a soli 2 punti dai playoff. Prima c’era Gorini, che in 8 partite si era stabilizzato a una media di 0,88.

Nessuno però ha fatto meglio di Paolo Mandelli al Modena: il tecnico ha avuto l’arduo compito di sostituire un esperto di B come Bisoli, che è stato esonerato dopo 12 giornate con una media di 0,92 punti per partita. Mandelli dopo 8 partite è ancora imbattuto con 3 vittorie e 5 pareggi ed è quarto tecnico della Serie B per media punti con 1,75, dietro solamente a Grosso, Inzaghi e D’Angelo.

Palermo, Dionisi è… quartultimo

Il Palermo è sicuramente in una fase delicata: dei 12 tecnici che hanno iniziato la stagione e sono rimasti saldi nella loro panchina fino a ora, Dionisi è quartultimo per media punti, davanti solamente ad Alvini (Cosenza), Possanzini (Mantova) e Viali (Reggiana), tecnici che guidano club con blasone e obiettivi non minimamente paragonabili a quello dei rosanero.

12 thoughts on “Serie B, 11 allenatori già esonerati: ma poche volte la media punti è migliorata

  1. Quindi bisogna continuare a tenere Dionisi ?
    Forse quando il Palermo toccherà il fondo della classifica, sarà ormai troppo tardi per intervenire.

  2. Infatti oltre all’allenatore bisogna anche intervenire sul mercato, tagliando rami secchi e inserendo gente di categoria. Ma tutto questo chi lo dovrebbe fare, De Sanctis???

  3. Se una squadra è scarsa il cambio dell’allenatore può fare poco. Il Palermo è stato costruito per andare in serie A. Quindi proviamo a fare il confronto con situazioni similari delle scorse stagioni. Due campionati fa: il Genoa esonera Blessin quando è al sesto posto con una media di 1,53 punti; subentra Gilardino che si classifica al secondo posto e la promozione diretta con una media di 2,28 punti. Il Cagliari esonera Liverani quando è 14′ con una media di 1,22 punti. Subentra Ranieri che si classifica al 5′ posto e vince i play off con una media di 1,84 punti. Lo scorso campionato: il Como esonera Longo quando è 6′ con una media di 1,75 punti. Subentra Fabregas che si classifica al secondo posto e promozione diretta con la media di 2 punti a partita. Il Palermo di Dionisi è 11′ con una media di 1,2 punti, cioè più bassa di tutti gli allenatori che ho citato e che sono stati esonerati. Sono queste le storie che la società del Palermo dovrebbe prendere in considerazione per capire che deve cambiare allenatore e che con qualche buon inserimento dal mercato di gennaio, ancora nulla è perduto. Ma io continuo a pensare che dopo i fatti dell’altra sera sul pullman, a maggior ragione, non verrà cambiato nessuno, né Dionisi né De Sanctis, sia per una questione di reputazione internazionale, sia per non creare un pericoloso precedente, vale a dire che la società si sottomette alle pressioni e alla violenza della piazza. Spero di sbagliarmi

  4. esonerare un allenatore di solito è per nascondere una squadra debole – caso molto diverso Palermo, dove la squadra è forte , ma con un allenatore che ha mandato a quel paese un tifoso, tiene fuori rosa i giocatori più forti, non riesce a proporre una formazione uguale per più di 2 settimane di fila , ha raccontato che era venuto a Palermo per fare la storia, e sta creando – per quando non condivisibile – una rivolta popolare – mai vista prima ad ora a Palermo – Personalmente dai nomi che ci sono fatti, mi parerebbe rivedere sulla panchina di Palermo Ballardini, anche perchè conosce l’ambiente e non aveva lasciato un brutto ricordo

  5. Chiamerei subito o Iachini o Ballardini,hanno sicuramente piu’ esperienza e capacita’ tecnica.Se la squadra e’ forte con questi allenatori potrebbe ancora dire la sua.

  6. Quello che dice Franco è uno dei rarissimi casi in questo sito, in cui finalmente un commentatore spiega fatti con i numeri, confrontandoli con vicende analoghe di altre società più o meno omologhe al Palermo. Suggerendo i giusti percorsi decisionali che si dovranno valutare per prendere, appunto, decisioni. Magari sensate. Argomentando con verità ed equilibrio ciò che non può essere spiegato offendendo professionalità varie senza capire un emerito ca**o di calcio, come invece fa la stragrandissima maggioranza di chi specula qui dentro usando spesso un turpiloquio da emarginati. E’ ovvio che il calcio testimonia ogni giorno fallimenti di progetti tecnici cui nessuno dei c.d. tifosi del Palermo bada perché non guarda mai oltre il proprio naso. Di miliardi buttati dentro il cesso da almeno il 60% delle squadre che hanno giocato in A e in B negli ultimi 2 lustri sono piene le cronache (misconosciute) dei giornali e portali sportivi nazionali e locali. CFG è tutt’altro che un bluff. Hanno certamente sbagliato molto, ma la notizia per tutti i gli autodichiarati saccenti di calcio è che non c’è altro rimedio che perseverare e azzeccare il percorso giusto anche con un pò di fortuna. Meno male che di soldi questi ne hanno a iosa: se fossimo nelle mani di un imprenditore qualsiasi, con quanto già speso (dicasi più di 80 milioni) a quest’ora avremmo problemi a iscriverci al prossimo campionato. Ciò che ovviamente è lontanissimo dalla povera immaginazione di chi scrive commenti ad minkiam. Non bisogna essere incompetenti per scegliere un De Sanctis o un Dionisi ecc. ecc. Che fino a ieri qualcosa di buono nel Calcio hanno combinato, soprattutto Dionisi. Il Calcio non è un’azienda dove manovrando le leve degli investimenti i risultati sono garantiti, perché non si producono tondini d’acciaio o farmaci. Si produce uno spettacolo dove le variabili incontrollabili sono decine e decine. Nè si può puntare sulla malafede dei vari tecnici, giocatori e addetti all’area tecnica come pure fanno i soloni che scrivono qui dentro (alcuni). Certamente si poteva spendere meglio e creare maggiore empatia con l’ambiente, anche se l’empatia non fa vincere i campionati. E’ giusto, ora, sostituire l’allenatore e anche il DS. Personalmente vedrei anche un manager diverso da Gardini, che può legittimamente non piacere a nessuno, neanche a me. E’ ovvio che il Palermo andrà in A. Passeranno altri due anni? Se ne facciano una ragione gli autoproclamati titolari di diritti calcistici supremi a sostegno della squadra della c.d. quinta città d’Italia. Il campionato non è ancora finito e i conti si fanno solo alla fine. (Altra ovvietà dimenticata). Il Calcio questo é. A tutti quelli che dicono che il Palermo rischia la C, si deve poter opporre che si potrebbe ancora andare in A. Passando per i play off. Sperare sempre e comunque è qualcosa che ha a che fare con il tifo (quello vero, non quello spernacchiato qui dentro da decine di persone). Comprando altri giocatori e sostituendo eventualmente l’allenatore, che non è comunque garanzia di successo come ha ben argomentato Franco. Al quale contesto solo la previsione dell’immobilismo eventuale del CG sul prosieguo della stagione. Men che meno possono farsi influenzare dalla barbara aggressione al pullman della squadra, di qualche giorno fa, per non sembrare proni ai segnali incivili di un centinaio di decerebrati di cui é piena Palermo più che in ogni altra epoca. Io credo che la reputazione internazionale del CG con eventuali decisioni di cambiamento non c’entra nulla. Né a Palermo come a Manchester. Non credo affatto che ritengano di essere infallibili. Se lo crediamo noi é sbagliato. Buon 2025 ai veri tifosi del Palermo e al Palermo FC

    1. Ti ringrazio e ricambio la stima, considerando le cose che hai scritto che condivido al 100% e che sono assolutamente in linea con ciò che ho scritto in altri post dove cercavo di ricordare a tutti da dove veniamo (retrocessioni, fallimenti, società farlocche, serie D, etc.) e dove siamo e, soprattutto, dove saremo. Che il CG è proprietario del Palermo da soli 2 anni e mezzo, che hanno messo un sacco di soldi, che ne continueranno e mettere, che hanno costruito delle squadre (allenatore compreso) che, a cominciare da esperti e bookmakers, dovevano vincere il campionato (parlo di questa stagione). Col senno di poi hanno sbagliato alcune scelte, sono sicuramente poco empatici con la piazza e non sono frenetici (come eravamo abituati) a cambiare allenatori e DS. Il discorso dell’immobilismo non era un auspicio, anzi ho detto di sperare di sbagliarmi, ma un timore, anche perché chi dovrebbe prendere le decisioni in maniera autoreferenziale (soprattutto Gardinj) è chiamato in causa quanto, se non di più, Dionisi, De Sanctis e Bigon. Per cui adottare delle scelte di cambiamento adesso vorrebbe dire ammettere anche i propri errori e magari farsi da parte. Il riferimento a quanto accaduto al pullman può essere preso a pretesto per dire che questa società non si fa mettere sotto scacco da contestazioni e striscioni e soprattutto dalla violenza e che va avanti per conto proprio. Ribadisco che se azzecchiamo qualche innesto dal mercato e soprattutto l’allenatore giusto, possiamo ancora provare a rincorrere i playoff e arrivandoci in buona forma chissà; male che vada ci saremmo portati avanti per l’anno prossimo. Buon anno a anche a te e a tutti i tifosi veri del Palermo

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