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Serie B, il solito tira e molla per i diritti Tv: ma l’accordo si farà

Il tira e molla per i diritti televisivi della serie B andrà avanti ancora per un po’ ma – cari tifosi – state tranquilli che prima del via si troverà una soluzione. E’ una questione tattica, ognuno cerca di portare acqua al proprio mulino ma nessuno ha davvero interesse che la stagione 2024-25 possa partire senza adeguata copertura televisiva.

Un accordo si troverà nelle prossime ore, siamo pronti a scommettere. Un accordo che magari non lascerà soddisfatte tutte le parti in causa ma che garantirà comunque ai tifosi di potere seguire la propria squadra del cuore con tanto di abbonamento alla piattaforma di riferimento.

In questo momento la cosa che appare inevitabile è che le società calcistiche incasseranno molto di meno da questo rinnovo, a occhio e croce poco più della metà rispetto al precedente accordo. Le piattaforme interessate (Sky e Dazn, saranno loro quasi certamente a trasmettere le partite della serie B e forse si aggiungerà Amazon) non sembrano interessate a giocare al rialzo, cosa che tre anni fa portò a una valutazione economica del pacchetto “serie B” (quasi 45 milioni) che si sarebbe rivelat eccessiva per le Tv.

Se tre anni fa Sky aveva esigenza di “compensare” la mancata esclusiva delle gare di serie A, adesso la situazione appare decisamente cambiata. Le società dovranno di sicuro ridurre le proprie aspettative, magari riprogrammando i propri budget stanziati per il calciomercato. E sarà un’altra “dieta” ai bilanci che già prevedono minori entrate per 900 mila euro dalla mutualità della serie A. Il sogno è quella di realizzare una piattaforma in house ma la soluzione non è semplice e il mercato non aspetta.

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6 thoughts on “Serie B, il solito tira e molla per i diritti Tv: ma l’accordo si farà

  1. Ridimensionare. Parola d’ordine. E competenza. Non triennali ad Insigne ad 800mila euro l’anno. Lapadula vuole un triennale ad un milione l’anno? Un bel calcio in culo e tutto si risolve. Competenza, tanta, e giovani di qualità. Vedi Cittadella.

  2. Ricordo inoltre dei tanti Palermo di pititto con Matta presidente. Arrivarono Chimenti, Conte, Brilli e Iozzia . veneranda si inventò Osellame e Citterio sulle fasce e Brignani in regia . Ne venne fuori un Palermo con i fiocchi. Competenza.

  3. E i diritti tv , chiudo, erano radioline sgangherate dove cominciavano a darsi largo giovanotti come il nostro Guido . Collegamenti improbabili , precari , ma veri, genuini e appassionati.

  4. Ho la residenza a Palermo, ma da qualche anno per ragioni familiari passo altrove la maggior parte del mio tempo. Torno a Palermo per vedere la partita allo stadio, ma per seguire il Palermo in trasferta ho dovuto sottoscrivere il contratto di DAZN che ha aumentato il costo dell’abbonamento due volte negli ultimi mesi (forse non è ancora finita). Per uno streaming decente, ho dovuto sottoscrivere un contratto con la linea fissa di TIM. Dimenticavo: sono cliente storico di SKY che fino allo scorso anno trasmetteva le partite di Serie B sul satellite (che ho a Palermo, ma non altrove). Ci sarebbe il servizio SKY-Go: o guardo la partita sullo schermo piccolo di smartphone o PC o, se collego il PC alla TV attraverso la porta HDMI, i giocatori si muovono a scatti. Noi tifosi paghiamo sempre di più, mentre le TV e le squadre di calcio piangono miseria. Mentre agli Europei la Svizzera, dico la Svizzera non il Brasile o la Germania, ci fa i buchi e la Spagna non ci fa vedere la palla. E nessuno fa niente per riformare questo SKY-fo di calcio italiano, dove nel ruolo di centravanti della squadra nazionale abbiamo uno come Scamacca in alternativa a un argentino che al suo Paese non convocherebbero neppure per portare ai compagni l’acqua minerale. Evviva il calcio italiano.

  5. Non mi sembra il solito ‘tira e molla’. C’è un fatto nuovo, DAZN sembra prossima al botto, botto, che vorrebbe dire ‘crolla il mondo, crolla la terra, tutti giù per terra’. Per ben tre volte, ha aumentato il prezzo degli abbonamenti negli ultimi mesi, mentre si parla pure di fuga di giornalisti. Improbabile un suo maggiore impegno per la Serie B. Sky invece ha puntato sulla CL e sul tennis, con aumenti nell’ordine dei 5 e 8 Euro (e  svuotando di interesse i canali di intrattenimento e soprattutto di cinema). La Serie B e la C, l’anno scorso, forse un esperimento considerato poco riuscito. 

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