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Serie B, il Var ancora una volta è il… peggiore in campo: è ora di cambiare

Il calcio giocato è sempre più sotto scacco del Var. E ormai non è più calcio. Specie quando, come avvenuto oggi in Serie B, il Var diventa invasivo e decide le sorti di una partita.

Ricordate le motivate polemiche del Palermo per il gol ingiustamente annullato a Bari tre settimane fa per un ‘non fallo’ di Magnani ai danni del portiere del Bari? Oggi si è fatto molto di peggio e non una sola volta. Difficile dire se sia una smania di protagonismo degli arbitri relegati al monitor o solo incapacità – comunque grave – di comprendere le varie situazioni.

Fatto sta che almeno tre partite ancora una volta sono state falsate da quello strumento elettronico che era stato introdotto dopo tante controversie con l’obiettivo di dirimere le questioni relative ai fuorigioco e per correggere ‘gravi’ e decisivi errori di valutazione.


Il pubblico non si diverte più, l’esultanza per un gol viene differita di parecchio. Siamo all’anticalcio, chi sta nei posti di comando deve intervenire rapidamente. Secondo l’indagine di Deloitte il 78% dei tifosi, in maggioranza giovani, chiede che sia rivisto drasticamente il protocollo del Var.

Luca Pairetto (era lui il Var per Bari – Palermo) è stato di nuovo protagonista in CarrareseSampdoria, richiamando l’arbitro Zufferli dopo il gol del 2 a 0 della Carrarese, apparso regolarissimo a tutti ma annullato dopo un paio di minuti di ‘revisione’ per un fallo ‘molto presunto’ che sarebbe stato commesso 30 secondi prima, nell’altra metà campo, su un duello aereo.

Episodio più o meno analogo a Brescia: un gol regolarissimo di Meister del Pisa all’alba della partita è stato annullato per un ‘non fallo’ commesso trenta secondi prima da un difensore nerazzurro, che aveva recuperato palla con un intervento regolarissimo in scivolata. Poco importa che pochi minuti dopo la squadra di Inzaghi sia comunque passata in vantaggio.

A Bari i padroni di casa sono stati evidentemente danneggiati dalla concessione a favore del Modena del rigore dello 0 a 2: ci sarebbe stato un contatto falloso ai danni di Palumbo, che era comunque andato alla conclusione in tuffo di testa da quattro metri, vedendosi respinta la conclusione dal portiere. Episodio molto discutibile, anche se roba del genere è purtroppo sempre più frequente nel calcio di questi ultimi due anni.

Episodi come quelli visti oggi, una volta avrebbero alimentato tesi di complotto o di indebite pressioni di questo o quel dirigente. Quante volte abbiamo sentito frecciate nei confronti di Moggi e del suo più o meno presunto potere sulla classe arbitrale? Quanto si è discusso (e si discute ancora) a quasi 30 anni di distanza sul rigore ‘presunto’ non dato all’Inter contro la Juve? Allora però non c’era il Var e si poteva derubricare tutto a un errore arbitrale. Oggi no.

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12 thoughts on “Serie B, il Var ancora una volta è il… peggiore in campo: è ora di cambiare

  1. Pairetto è una disgrazia, raccomandato e incapace, una mina vagante per chiunque. Non hanno il coraggio di allontanarlo dalla CAN…

  2. Il Var non c’entra nulla caro Guido. È chi lo utilizza senza criterio il vero problema. E non voglio parlare di malafede. Facciamo finta che trattasi di errori. Il Pairetto di turno provocherà disastri con Var e senza var. Viceversa, dove il Pairetto non deve mettere il naso, ad esempio il fuorigioco, il Var non conosce errori. Come mai ?

  3. Lo strumento elettronico non centra nulla è l’operatore che è scarso o in malafede. I nostri giovani talenti che escono dalle nostre università fuggono all’estero perché mal pagati e non in grado di accedere a certi posti perché figli di nessuno. Quando ci accorgeremo che continuare sulla strada dei raccomandati è la rovina di questo Paese, non solo nel calcio, sarà troppo tardi !

  4. Var o non Var, con il Bari si doveva vincere. Come ha appena fatto il Modena. Dionisi, invece, voleva pareggiare e ha perso.

  5. Concordo con il Direttore. Il gol annullato alla Carrarese, così come quello annullato al Pisa a Brescia sono semplicemente scandalosi. Nel primo caso il VAR Pairetto (uno che avendo un cognome s’è fatto una nomea), memore delle critiche per il mancato intervento in Bari-Palermo, ha indicato all’arbitro di intervenire. Nelle azioni rallentate si vede benissimo il doriano Niang che cerca il contatto con l’avversario e rovina a terra avendo solo le braccia dell’avversario poggiate sulle spalle; ebbene: VAR (Pairetto), AVAR e arbitro di campo hanno sbagliato la valutazione. Nel prosieguo dell’azione la Carrarese, circa mezzo minuto dopo, segna il gol del 2-0 (annullato). Mi domando quale sarebbe stata la decisione se fosse stata la Sampdoria (e non la Carrarese) ad essere danneggiata. A Bari, Palumbo è solo toccato dalla scarpa dell’avversario e fa la scena avendo visto che il suo colpo di testa, non influenzato dal tocco dell’avversario, è stato parato dal portiere. L’annullamento del gol di Meister in Brescia-Pisa non sta né il cielo né in terra. Le regole del VAR vanno cambiate: basta con i rigorini per tocchi ininfluenti, basta con i fuorigioco sub-millimetrici (a quando il microscopio ?), a quando il video-challenge a chiamata dalla panchina (come si fa ad esempio nel tennis e nel volley), anche solo per togliere fiato ai piagnistei post-gara?

  6. E se fosse un disegno ben pensato da tutta la categoria arbitrale, per tornare ad avere il controllo TOTALE delle partite e quindi l’abolizione del VAR? mio pensiero… la butto lì…

  7. Il problema non è il VAR che ha dimezzato gli errori arbitrari sopratutto riguardanti il fuorigioco ma l’interpretazione del direttore di gara in campo e sopratutto di chi sta al monitor a vedere il match, inoltre c’è da dire che in serie A episodi eclatanti come l’annullamento del gol di pjhonpalo a Bari non avvengono mentre in B succedono frequentemente poichè AIA manda in cadetteria arbitri di basso valore o che devono fare esperienza.

  8. Se aspettate che il var possa cambiare, credo che farete i filina, ma vi rendete conto che riescono a negare l’evidenza!

  9. Pairetto, ancora lui, sempre lui. Ci sarà un motivo ben preciso che spinge i dirigenti arbitrali a riproporlo nonostante la sua storia sia costellata solo da errori clamorosi.

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