Serie D, il Nardò si oppone alla retrocessione: “Violerebbe i nostri diritti”
La proposta di indicare 4 retrocessioni senza i playout (in virtù dello stop definitivo) continua far discutere la Serie D e a tuonare contro la possibile discesa in Eccellenza è il Nardò, che nel girone H rischia di retrocedere insieme al Grumentum (mentre la Nocerina potrebbe essere salva per gli scontri diretti) qualora si applicasse la classifica avulsa e si dice pronto a fare ricorso in ogni sede.
—-> IL PUNTO IN ZONA RETROCESSIONE NEI VARI GIRONI
Attraverso i canali ufficiali della società, il presidente Salvatore Donadei si esprime così: “Specifichiamo che, al momento, non c’è alcun comunicato ufficiale ma si tratta solo di indiscrezioni, prive del crisma dell’ufficialità, che, però, sono fondate e ci lasciano assolutamente sconcertati. Se il Consiglio federale dovesse dare seguito a queste proposte che sono trapelate, sarebbero violati i nostri diritti in una maniera indecorosa, vile e indegna. Il Nardò oggi aveva il diritto di disputare i playout, nessuna autorità ha il diritto di decretare la nostra retrocessione a tavolino”.
E aggiunge: “Allo stato delle cose, in maniera lucida e consapevole, dico che la Nardò Calcio non starà a guardare, reagirà con tutte le forze e in tutti i modi che l’ordinamento giuridico le consente. Ai tifosi, ai calciatori, allo staff va tutto il pensiero della grande famiglia del Nardò, che, con passione e sacrificio, ha profuso ogni sforzo per guadagnarsi sul campo la tanto ambita, e credo anche meritatissima, salvezza. Sulle dichiarazioni di Sibilia, che stimo pur non conoscendolo, dico: siamo su Scherzi a parte?. Dire che hanno agito ‘con la massima accortezza‘ e parlare di ‘lavoro scrupoloso che ha tenuto contro il principio del merito sportivo’, con tutto il rispetto mi pare siano delle espressioni poco consone rispetto all’agire della Lnd”.