Serie D, Strano: “Promozione e salvezza, si decide al fotofinish. E l’Akragas…”

Graziano Strano (Facebook) Stadionews
Il campionato di Serie D girone I si avvia alla conclusione ma nelle ultime ore il ritiro dell’Akragas ha cambiato un po’ le carte in tavola per molte squadre. Abbiamo fatto il punto della situazione con Graziano Strano, ex direttore generale del Gigante biancazzurro.
Direttore, finora che stagione è stata?
“È stato un campionato articolato in più fasi. All’inizio della stagione c’erano tante squadre che volevano tentare il salto di categoria, ovviamente Siracusa e Reggina, ma anche Pompei e Vibonese. Si è aggiunta a loro la sorpresa Sambiase. Merita una citazione ovviamente anche la Scafatese, che ha costruito uno squadrone grazie ad uno dei direttori sportivi più importanti della categoria, Pietro Fusco. Nel corso della stagione si sono delineati i ruoli e ognuno ha perseguito il suo obiettivo”.
Chi la spunta tra Siracusa e Reggina?
“È un’avvincente corsa a due. Difficile prevedere chi la spunterà, sicuramente a fare la differenza saranno la calma e la tranquillità societaria, A questo punto della stagione meno si parla e meglio è. Secondo me si deciderà tutto in extremis, non vedo una delle due in netto vantaggio”.
Lotta per non retrocedere apertissima…
“Con la rinuncia dell’Akragas sono cambiate molte cose. Tante squadre che sembrano vicine alla quota salvezza dovranno ancora giocarsela, vedi il Favara in primis, ma anche la Sancataldese e l’Acireale. Il Sant’Agata ha fatto un grande girone di ritorno e dovrà continuare così. Anche in questo caso, come nella lotta al vertice, penso che si deciderà tutto al fotofinish”.
Sei stato dentro la società Akragas prima di fare un passo indietro. Cosa è successo quest’anno?
“Ho avuto l’onore di essere il dg di questa squadra per due anni, con tutti gli intenti rispettati dal patron Deni. Purtroppo all’inizio di questa stagione ci sono stati degli errori e a causa di scelte sbagliate, in totale buona fede, si è andati in default. Quando ho capito che le vicissitudini e i problemi erano extracalcistici ho fatto un passo indietro. Porterò sempre nel cuore la tifoseria agrigentina e la città di Agrigento, anche perché ormai per motivi personali vivo proprio nella città dei Templi”.
LEGGI ANCHE
SERIE D, AKRAGAS: RINUNCIA UFFICIALE AL CAMPIONATO