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Sibilia duro su Ghirelli: “La D è una risorsa, la C non sta in piedi”

E’ “guerra” tra il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia, e Francesco Ghirelli, numero uno della Lega Pro. Sibilia non ha gradito le parole rilasciate nei giorni scorsi da Ghirelli a TuttoC.com che lo aveva criticato riguardo le sue idee sulla riforma dei campionati. Il presidente LND ha, quindi, replicato attraverso dichiarazioni pesanti.

“Il presidente Ghirelli già conosce l’esito delle elezioni federali: non sapevo avesse il dono della preveggenza – dice Sibilia – in ogni caso vorrei ricordargli che negli ultimi due anni di gestione della Federazione c’erano tutte le condizioni per portare a compimento l’attesa riforma dei campionati. Ma qualcuno ha preferito gli interessi di bottega e il culto della personalità anziché ricercare il bene del calcio italiano”.

L’area del professionismo, e in particolare la Serie C, così com’è non sta in piedi, lo dicono i fatti. Altrimenti non ci sarebbe stato bisogno di cambiare in corsa i criteri per retrocessioni e playout di un girone. I club di D hanno invece dimostrato di essere una risorsa fondamentale in termini di solidità e di prospettiva, basta guardare gli organici nel tempo e farsi facilmente un’idea”.


“Non capisco per quale motivo io non possa fare le mie riflessioni sulle frequenze di una radio di Avellino – critica Sibilia -, che peraltro ospita nei suoi programmi molti protagonisti del calcio nazionale, dal momento che il presidente Ghirelli é molto presente nei media locali. Non mi risulta che abbia l’esclusiva sul calcio dei pulmini e dei campanili”, conclude.

Le parole “incriminate” di Ghirelli

“C’è un presidente candidato alla FIGC – aveva detto a TuttoC.com -, che tra l’altro chiede i voti ai miei presidenti, che propone sin dai primi mesi della crisi del lockdown, dove aveva pensato di sfondare (illudendosi), fino a qualche giorno fa attraverso una radio di Avellino, di far sparire la Serie C sulla base di una astrusa teoria di livelli che aumenterebbero per le promozioni dei club della serie D per andare in B e quindi propone sostanzialmente di assorbire la C in LND e in parte in B. Forse in vista della riforma di sistema occorrerà invece ragionare su un ibrido come la Serie D e mettere regole per dare sostenibilità”, conclude.

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