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Silvio Baldini, la favola del Sestri Levante e il bisogno del silenzio

FOTO PEPE / PUGLIA

In Liguria dove ti giri hai una bellezza invadente. Ve lo dice chi di quei posti ne ha fatto patria di adozione e di divisione di cuore, tra blucerchiato e rosanero, in quanto nato e vissuto a Palermo per trent’anni. Ad amare la Liguria da panormita non posso che ricordare un autorevole compatriota, Ignazio Arcoleo, che a Palermo è benvoluto da sempre e fu glorioso rappresentante del Grifone genoano negli anni ’70.

In questa stagione una squadra ligure sta raccontando una favola. E il termine potrebbe essere più attinente di quello che si pensa. Il Sestri Levante sta dominando il girone A della serie D e sembra intenzionato a conquistare la serie C. Non sta andando ai ritmi del Napoli ma sembra avere sotto controllo la situazione. E non si vuole fermare. Vorrete sapere dove voglio andare a parare.

I rossoblù del Sestri, in caso di promozione, vorrebbero rivolgersi all’ex rosanero Silvio Baldini come allenatore, stando alle indiscrezioni pubblicate in questi ultimi giorni ma effettivamente non confermate dalla proprietà. Appare abbastanza avventuroso pensare a un nuovo allenatore quando il campionato è ancora in corso e con un mister in carica, Enrico Barilari, che sta egregiamente operando. Però tanto è bastato per fare ipotesi fantasiose e quantomeno azzardate per una serie di ragioni. Io da allenatore del Sestri non sarei contentissimo. E forse per concretizzare il sogno del Sestri in serie C, bisognerebbe ricordarsi di due celebri sponde che contornano la cittadina: una si chiama Baia delle Favole e l’altra Baia del Silenzio.


La prima venne battezzata così da Enzo Tortora. Ligure e orgoglioso di esserlo, durante una trasmissione televisiva Rai, Campanile Sera, battezzò così il posto meraviglioso, ricordando che in quei luoghi aveva soggiornato Hans Christian Andersen nel 1883. L’altro nome, Baia del Silenzio, fu merito di Giovanni De Scalzo, poeta del luogo che la definì così nel 1919 perché fonte di pace e ispirazione.

Ecco, prima di azzardare nomi futuri e ipotesi, forse sarebbe meglio che questa squadra fosse lasciata in pace. Perché per realizzare le favole, c’è bisogno di silenzio. Lo dicono fior di presentatori e poeti. Mica io.

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17 thoughts on “Silvio Baldini, la favola del Sestri Levante e il bisogno del silenzio

  1. Baldini grande uomo e grande allenatore, merita di allenare laddove può coltivare i suoi sogni e le sue emozioni, lo spero per lui.

  2. Ahahah, questa mi è piaciuta!
    Cosa non si farebbe pur di acchiappare qualche clic. Ma il pane è pane.
    D’altronde va riconosciuto pure che la democraticità di questa redazione porta proprio all’incremento delle visualizzazioni: dando voce a pareri discordanti e a toni spesso accessi e esagerati, si fa proprio il gioco di chi batte cassa.
    Così come nessuno mi toglie dalla testa che nelle pagelle il furbacchione di Monastra ogni tanto mette sapientemente qualche voto che non sta nè in cielo nè in terra… così, giusto per scatenare le discussioni e aumentare l’indicizzazione del sito. Non è vero che non ci capisce nulla di calcio, semmai è un professionista del SEO!

      1. Io invece mi trovo d’accordo con Einstein quando disse che “Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma non sono sicuro dell’universo”

  3. In ogni caso vedere Baldini in campo , guidare una squadra in qualsiasi categoria è davvero gratificante. Uno spettacolo assicurato. Lo aspettiamo con grande affetto ed eventualmente forza Sestri.

  4. Caro amico ecumm, proporre non è disporre. Io penso che proprio la varietà di temi proposti sta alla base del successo di questo sito e bene fa Guido ad insistere su questa strada. Lui propone . Poi tu e tutto noi leggiamo e commentiamo . Ciò che viene dopo non credo sia di nostra competenza. Anzi , possiamo solo essere eventualmente contenti delle gratificazioni eventuali per chi lavora onestamente.

    1. Ecco bravo, almeno tu hai colto un po’ di ironia nelle mie parole. Stemperiamo chè è meglio, invece di fare la caccia alle streghe ai multi-link o offendere gratuitamente.
      Dopo tutto, una cosa ci accomuna più o meno tutti, tifosi più o meno filo-societari e professionisti della comunicazione: vogliamo tutti un Palermo vincente e nei posti dove merita di stare.

  5. Il noto pseduo-tifoso provocatore ha aggiunto un terzo account alla sua scuderia (o almeno, io sto account non lo conoscevo) per continuare a sfogare le sue frustrazioni e seminare zizzania. Addirittura, pur di provocare Monastra il sedicente “sales manager” ha postato qua usando due dei suoi account!

    1. Caro Salvatore,
      ti rispondo in maniera analoga per come feci una volta con J Guitar che vede giginielli in ogni dove:
      se un giorno, casualmente, ti trovassi di fronte me, Dario, Luigi, e qualche altro che non la pensa come te, forse ti verrebbero gli occhi strabici e infine lo stinnicchio a forza di cercare di raddrizzare gli occhi cercando di mettere a fuoco diversi soggetti in uno solo.
      Fattene una ragione, siamo più di quelli che tu pensi. O cercati un bravo medico che possa aiutarti a risolvere questo problema.
      PS: te lo spiego in altre parole: non sono nè Dario, nè Luigi nè tanto meno ho la presunzione e la stupidità di dire di pensarla esattamente come loro. Io sono io e… le facili generalizzazioni le lascio a te.

  6. Caro Ecumm, Monastra sulle pagelle fa due errori enormi: anzitutto le scrive che la partita non è ancora finita. Io sabato mattina mi sono rivisto la partita guardata allo stadio e ho scoperto – come sempre – mille cose nuove. Tra cui che Tutino, uno che già non mi aveva di certo entusiasmato “in diretta”, ha perso almeno cinque palle facilissime. Pertanto: bastano un gol (col portiere dormiente e deviazione di un difensore) ed un cross per Aurelio (con deviazione del difensore) per dargli 8, come ha fatto lui? Certo, che no. E i miei mille dubbi su Tutino restano tutti, anche perché fino a venerdì era stato solo indisponente.
    La seconda colpa di Monastra sulle pagelle è che si fa trasportare dall’entusiasmo: se la squadra vince esagera coi “voti”, figuriamoci se si vince segnando cinque volte.
    È un tifoso vero, genuino, di cuore: ma a volte ne viene ridotta la lucidità di giudizio.

      1. Mi sembra giusto. E aggiungo pure che occorrerebbe bannarli pure dalla società. Che ribrezzo che mi provocano questi eretici blasfemi che ancora si ostinano ad andare contro la Verità Assoluta. Ma, sì, dai… eliminiamoli pure fisicamente. Il sito, e il mondo intero, allora sì che sarebbero luoghi dove poter ascoltare serenamente l’eco dei propri pensieri. Forza Monastra, si faccia perdonare e faccia qualcosa. Su via! Iniziamola subito questa opera di pulizia.

  7. Ma si può essere cosi cretini da essere convinti che se uno la pensa come altri allora siano tutti la stessa persona?
    Pare di si, si può essere così cretini.

    1. Caro Dario, è quello che ci chiediamo in tanti quando leggiamo i tuoi commenti… si può essere così cre++ni??? Pare proprio di sì…

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