Sonetti bacchetta Zamparini: “Mai perdonato, ero nel cuore dei tifosi”
Un sogno sfumato all’ultima giornata. Nedo Sonetti, allenatore rosanero nel 2003, racconta quel Lecce – Palermo che costò la promozione a Sicignano e compagni.
Arrivato a Palermo nel febbraio del 2003, Sonetti vince sette partite, ne pareggia altre sette e ne perde solamente due. “C’era una situazione sbagliata quando sono arrivato – dice -. Ero entrato in sintonia con tutti i giocatori, riuscendo a esaltare le caratteristiche tecniche e caratteriali della squadra. Siamo riusciti a ribaltare la situazione fino ad arrivare all’ultima partita con la possibilità di giocarci la Serie A. Quella gara andò male, si infortunarono giocatori importanti e andammo in difficoltà. Ma prima di subire l’1 a 0 avevamo sfiorato il gol”.
PALERMO 2003: QUANDO DELIO ROSSI ANDÒ IN A AL POSTO DEI ROSA
“Non siamo arrivati cotti, altro che cotti. Eravamo convinti di battere il Lecce e di festeggiare la Serie A – continua -. La settimana precedente avevamo battuto nettamente il Verona. Un percorso di avvicinamento alla serie A che era stato straordinario, anche Zamparini era della stessa opinione. E invece…”
A distanza di 15 anni Sonetti, da buon toscano, ha ancora battute velenose nei confronti del suo ex presidente. “Mi aveva promesso che sarei rimasto a Palermo, invece mi dette il benservito per telefono. Non ebbe nemmeno il coraggio di dirmelo in faccia e gliene dissi di tutti i colori. Non l’ho mai perdonato“.
Sonetti ricorda bene Palermo e i suoi tifosi: “Sono entrato presto nel cuore della gente, sentivo l’affetto della città. Dopo quello che avevo fatto meritavo di rimanere. Invece Zamparini chiamò Baldini: senza niente togliere al collega, avrei dovuto avere un’altra chance partendo dall’inizio. La squadra mi seguiva alla grande. Approfitto di voi per mandare un saluto a tutta la città e ai tifosi. Pensi, avevamo fallito la promozione in serie A ma un sacco di gente venne lo stesso all’aeroporto a salutarci e applaudirci, come si dimentica una cosa così? Un saluto a tutti i tifosi rosanero”.
E Sonetti cita anche un episodio recente che lo ha inorgoglito. “Per ora vivo a Bergamo e proprio l’altro giorno ho incontrato per strada due giovanotti, un ragazzo e una ragazza, che mi hanno riconosciuto e ringraziato, ricordando quella stagione come un momento eccezionale della loro vita di tifosi. Mi ha fatto molto piacere”.
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Grande Sonetti.Affetto e stima ricambiati
ma esiste qualcuno che ami il mercante di venezia?
un’altra decisione incomprensibile di zamaprini, a volte mi chiedo se ‘e proprio cosi’ scemo
be io nn mi ricordo tutto questo feeling 🙂
mi piacerebbe sapere quanti anni avevi nel 2003
Signori si nasce
Ha incontrato me e mia sorella, viviamo di fronte. È davvero un signore! Domani o martedì al massimo gli offrirò volentieri la colazione!