Spadafora: “Pensiamo a scenari diversi come playoff e playout”
Intervistato da Il Corriere della Sera, il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora, è tornato a parlare della sfida di domenica sera tra Juventus e Napoli e dell’attuazione del protocollo sanitario per gli eventi sportivi.
“Juve-Napoli non è più una partita e non serve schierarsi – afferma -. Non si deve fare confusione nell’interpretazione dei protocolli, che sono chiari e stabiliscono responsabilità precise. Se l’avrei rinviata? Sarebbe stato meglio trovare una soluzione condivisa: non é stato un grande spettacolo”.
“Finora il protocollo è stato preso un po’ alla leggera, molte squadre non hanno fatto la bolla dopo aver trovato un positivo, ma una quarantena molto soft con ritorno a casa, consentita proprio dalle Asl – continua Spadafora -. Ora è necessaria una stretta generale, tornando a un rigoroso e puntuale rispetto di quanto era previsto e validato. È cambiato il contesto, dobbiamo tutti prenderne atto. È un’industria pesantemente indebitata e che fatica a trovare un equilibrio economico”.
“Il calcio ha il dovere di riformarsi e di trovare strade innovative, che lo mettano in condizione di affrontare un mercato internazionale e competitivo. Lavoriamo tutti affinché questo non avvenga. Occorre però definire delle priorità, alla terza giornata non è comprensibile sentire che ci sono problemi per i recuperi. Consiglio di ragionare anche su scenari diversi, perché non sappiamo cosa succederà – conclude -, e se si pensa a playoff e playout sarebbe meglio deciderlo a campionato appena iniziato”.
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