SPAL – Sampdoria 0 – 1, LE PAGELLE: Caprari decisivo, delude Petagna
SPAL – SAMPDORIA: 0 – 1 Marcatori: 45+1 s.t. Caprari (S)
Lo scontro salvezza che va in scena al Paolo Mazza si conclude con una vittoria fondamentale degli ospiti. Un match veramente scarno di qualsiasi emozione, che rispecchia a pieno la stagione delle compagini avversarie.
Primo tempo noioso e privo di chiare occasioni da gol, con le due squadre che ci provano in maniera alternata ma che non mettono mai in seria difficoltà i portieri. Verso lo scadere fallo da ultimo uomo di Igor con dubbia interpretazione dell’arbitro che opta per un giallo.
Il secondo tempo continua sulla falsa riga del primo, non si sviluppano mai delle serie trame offensive, né da una parte né dall’altra. La partita finisce ingiustamente con la vittoria della Samp, con un guizzo di Caprari.
SERIE A, I RISULTATI DELLA 11a GIORNATA
Spal (3-5-2): Berisha 6, Tomovic 6, Vicari 5 (dal 40′ s.t. Jankovic s.v.), Igor 6, Strefezza 6, Valoti 6 (dal 23′ s.t. Missiroli 6), Murgia 6, Kurtic 6, Reca 6, Petagna 5, Moncini 5.5 (dal 17′ s.v. Floccari 5.5).
Sampdoria (4-4-2): Audero 6.5, De Paoli 6, Ferrari 6, Colley 6, Murru 6,Thorsby 6, Vieira 6, Ekdal 6, Jankto 5.5 (dal 29′ s.t. Augello 6), Gabbiadini 5.5 (dal 25′ s.t. Ramirez 6), Bonazzoli 5 (dal 44′ s.t. Caprari 7).
SERIE B, I RISULTATI DELLA 11a GIORNATA
I MIGLIORI
Audero: in una partita priva di occasioni si fa trovare pronto nell’unico tiro che subisce, respingendo con i piedi. Per il resto non è mai impegnato dagli avversari.
Caprari: entra per giocarsi i minuti di recupero e quelli gli bastano. Regala una vittoria che ha un’importanza cruciale per la stagione della Samp. E’ l’uomo della partita.
I PEGGIORI
Gabbiadini: con l’assenza di Quagliarella dovrebbe essere lui il leader dell’attacco blucerchiato, invece non riesce mai a essere pericoloso in tutto il corso della partita. Sostituito a venti minuti dalla fine.
Vicari: dopo una partita anonima va vicinissimo a rovinare tutto lisciando il pallone nella sua area e mandando Bonazzoli a tu per tu con Berisha. La sua disattenzione poteva costare carissimo.
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