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Caso Spalletti, la replica: “Vogliono attaccare me e l’Inter”

Spalletti non ci sta. Nel post partita di Inter – Spartak Mosca di Youth League (match vinto dai nerazzurri ai rigori), il tecnico toscano commenta le dichiarazioni riportate dal Corriere della Sera, dopo un incontro con dei tifosi fuori da un ristorante: “Quando mi fermano i tifosi, parlo sempre con loro. Con quelli al ristorante ho fatto delle foto e ho parlato”.

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Spalletti ribadisce in zona mista che quando detto non deve sorprendere ma avverte: “Non mi sembra di non aver detto niente di particolare. Bisognerebbe valutare il peso delle parole. Per quello che ho letto mi sembra che gli argomenti siano gli stessi che tratto in conferenza stampa. Ambiente depresso? Si ha il timore che risucceda quello che è successo negli scorsi anni e che non ci sia il carattere per sostenere quello che ci succede. Suning? Il fatto che noi abbiamo degli obblighi, dei riferimenti, dei paletti a cui attenersi, io l’ho sempre detto”.


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Poi l’accusa al Corriere della Sera: “Se c’è la volontà di attaccarmi da parte loro ne prendo atto. Ma se si mette un virgolettato su presunte cose che ho detto fuori da un ristorante, vale tutto. In amicizia non si sta attenti al termine: difficile ricordare cosa ho detto esattamente. Mi sembra però una cosa un po’ strana fatta dal Corriere che è un giornale di Milano e ha tanti professionisti che vengono in conferenza: questo giornalista di Torino invece non lo conosco. Rimango sorpreso. Prendo atto che c’è un voler far male. A me e all’Inter”.

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