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Palermo, Mignani: “Non voglio distruggere, continuiamo a costruire”

Parla Michele Mignani. Il tecnico del Palermo interviene in conferenza stampa nell’antivigilia della gara con lo Spezia e conferma l’analisi del post-Reggiana: la squadra, secondo l’allenatore, è andata in crescendo fino alla partita col Parma. Non bisogna quindi distruggere quanto di buono fatto, ma continuare a costruire.


ORE 11.28 – “Quando sono arrivato ho cercato di capire quali potessero essere le soluzioni migliori. Metterci con la difesa a tre ci poteva agevolare; continuo a pensare che ci sia stata una crescita, purtroppo interrotta dalla sconfitta con la Reggiana. Ci hanno penalizzato due episodi abbastanza netti, la squadra ha subito poco e ha creato. L’errore più grosso è farsi condizionare dai risultati e non credere nel lavoro. Non si può pensare che un cambio di modulo possa risolvere i problemi, bisogna creare una mentalità e delle certezze. Magari ci vorrà più tempo ma questo è l’obiettivo”.

ORE 11.32 – “I giocatori hanno mollato? Non voglio nemmeno pensarlo. Se sono venuto qui è non per vivacchiare. Credo che la squadra possa fare qualcosa di importante, la società mi ha dato tante motivazioni. Se dovessi accorgermi che qualcuno si stia accontentando lo manderei lontano dal centro sportivo. Quando le cose non vanno si tende a parlare tanto, secondo me c’è poco da parlare: c’è da alzare le antenne e correre. È vero che abbiamo perso ma continuo a pensare che la squadra stava crescendo, col Parma abbiamo fatto un’ottima partita. Non voglio distruggere, continuiamo a costruire. Con lo Spezia dobbiamo fare una grande gara”.


ORE 11.35 – “Lo Spezia l’anno scorso era in Serie A, ha giocatori forti e sta bene. Gli uomini di D’Angelo hanno un buon palleggio, sarà una partita difficile. Hanno ritmo e intensità”.

ORE 11.36 – “Quando le situazioni si ripetono c’è una motivazione. Sui calci d’angolo possiamo scegliere come difendere. Il calcio è anche casualità, devi essere più attento e non concedere queste situazioni”.

ORE 11.38 – “Coulibaly ha avuto un risentimento, non sarà a disposizione con lo Spezia. Turnover? L’idea è di mandare in campo quelli che stanno meglio e possono garantirmi una forza fisica che possa contrastare quella dello Spezia. Abbiamo dimostrato che anche noi possiamo tenere in mano il pallino del gioco”.

ORE 11.40 – “La squadra è andata in difficoltà nei primi minuti con la Reggiana e negli ultimi dieci minuti, quando ho cambiato modulo e tolto le certezze. Lavorare sulla testa è la cosa più difficile, inutile nascondersi: in questo momento ci sono grandi aspettative, dobbiamo essere in grado di reggere la pressione, che vuol dire dare il meglio di noi. Fino al Parma c’è stata una crescita”.

ORE 11.42 – “Per vincere ci vogliono tanti fattori. Bisogna alzare l’asticella, se in questo momento le cose non stanno andando bene vuol dire che qualcosa manca. Dobbiamo liberarci la testa e riprendere una strada che ci dia fiducia”.

ORE 11.44 – “I giocatori sono intelligenti e percepiscono che c’è delusione. L’amore dei tifosi si può manifestare anche con i fischi. Posso garantire che ogni ragazzo che mando in campo ci mette tutto l’impegno che ha. Il calcio non è matematica, quando sei nei momenti di depressione sembra tutto più difficile. Faremo di tutto per migliorare”.

ORE 11.46 – “Rimonta di Brescia e Sampdoria? Dobbiamo guardare noi stessi. Bisogna fare punti, non m’interessa il calendario delle altre. Calo nei secondi tempi? Con la Reggiana abbiamo avuto occasioni, anche col Parma. Non ho visto una squadra che nel secondo tempo si ritira nella propria metà campo. Dai valori che ho io i ragazzi non stanno male (dal punto di vista atletico, ndr.), anzi, questo è l’ultimo problema”.

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21 thoughts on “Palermo, Mignani: “Non voglio distruggere, continuiamo a costruire”

    1. Si infatti, gli allenatori (del Palermo) continuano a fare dichiarazioni non obiettive e protettive. Non hanno capito che non devono essere succubi dei giocatori e difenderli ad ogni costo, dicendo cavolate tipo: se qualcuno non ci crede lo dica che lo caccio. Quando mai si è vista una cosa del genere. L’allenatore, dopo la Reggiana, dovrebbe dire che è profondamente deluso dalla prestazione dei giocatori, che l’avversario ha meritato di vincere perché ha messo più voglia e determinazione. Che cambierà i 5-6 elementi che in campo corricchiavano. Li deve metterli con le spalle al muro e inchiodarli alle loro responsabilità soprattutto considerando che giocano sempre davanti a un pubblico di almeno 20 mila tifosi e sempre qualche migliaio fuori casa. Continuando così gli allenatori saranno sempre gli unici sotto esame e faranno da capro espiatorio per tutti

  1. io eviterei conferenze stampa, interviste etc.
    il festival delle banalità e non parlo di questa ma del 99,9%-
    Mai un “Strunz” di trapattonesca memoria 😀

    1. Veramente l’8-1-1 da tre gol a partita per gli avversari era il modulo di Corini. Importante per Mignani è mandare Gomes in tribuna assieme agli altri componenti del cerchio magico di Corini. I quali, secondo me, stanno tirando indietro la gamba quasi a dimostrare la presunta intangibilità di Genio.

  2. Mi ha deluso questo allenatore. Uno che non neanche che tipo di modulo è il 3-5-2 avendo sempre utilizzato la difesa a 4, arriva e cambia tutto. La domanda è… presunzione sua o dettato della società?

  3. ‘Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma’. Per qualsiasi trasformazione però è necessario che cambino alcune condizioni o almeno una. Nel dopo Corini, nulla è cambiato, soprattutto nei piani alti, la cosiddetta Società, la Proprietà, come sempre immobile, indifferente e muta come una statua, ‘divina indifferenza’. Ed anche gli ultimi fischi della tifoseria a fine partita, sembravano nient’altro che la continuazione dello 0-3 con il Venezia. Tiepida contestazione, ‘Campa Padrone, tutto va bene’ (v.Godard ’72, arrivieirsa).

  4. Almeno la metà di questi pseudo campioni il prossimo anno li vedrei volentieri lontano da Palermo. Preceduti da chi li ha portati!!!

  5. Le gratuite insinuazioni del solito tizio (è solo lui) sono pure smentite dai fatti, perchè Gomes è sempre uno dei migliori, sia con Corini sia con Mignani.
    Gomes non si tocca!
    Gomes uno di noi!
    Gomes uno dei pochi che merita rispetto.

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