Stadio Palermo: il canone è “congruo”, colpa di una formula matematica
Importo “congruo” e insindacabile. Continua a tenere banco la questione relativa alla convenzione dello stadio Renzo Barbera, con il Palermo che spera di ottenere uno “sconto” sotto forma di compensazione ma che difficilmente potrà ottenere una riduzione del canone base per l’uso dell’impianto di Viale del Fante. Per la commissione tecnica di valutazione è “il più probabile canone annuo di concessione dell’intero complesso sportivo nelle attuali condizioni d’uso”.
Come riportato dal Giornale di Sicilia, l’importo del canone annuo è basato sul valore dell’immobile e, non esistendo un prezzo di mercato del Barbera, questo è calcolato in maniera analitica con la “capitalizzazione dei redditi”, cioè sommando il reddito netto che ciascuna area produce. Ed è per questo che il Comune, almeno su questo punto, non intende discostarsi da quanto indicato in bozza, cercando invece l’intesa su altri fronti.
Il totale è di circa 8,5 milioni, che va moltiplicato per il c.d. “saggio di capitalizzazione” (generalmente pari al 4%): il risultato è proprio 341 mila euro circa, la cifra indicata come canone nella bozza di convenzione. Nel valore dell’immobile rientrano il valore delle torri (1,08 milioni), il manto erboso (1,285), l’area pedonale (140 mila euro) e il c.d. “anfiteatro”, cioè gli spalti (5,8 milioni).
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E allora, un bel campetto di periferia, 4 tubbi innocenti, uno spogliatoio e si gioca lì. Voglio proprio vedere a chi lo “affitta” sto stadio il Comune. Anzi, vi dirò di più, tempo un anno e crollerà da solo. Che si giochi a Petralia Sottana, tanto i Palermitani si stanno abituando ad andarci.
Visto che sono schiavi di una formula matematica, a detta loro i modificabile, e visto che non sanno distinguere tra valore potenziale e valore di mercato, io fossi il Palermo andrei via dal barbara così ci si rende conto che per la formuletta del caiser restiamo tutti a martellarci gli zebedei. Politici gente inutile
bravi, non fate nessuno sconto e non datelo a nessuno, il BARBERA deve fare la stessa fine dell’ippodromo, del diamante di baseball, del palazzetto dello sport, siamo in ottime mani.
Ma non capiscono che ce lo devono fare gratis?
Ma questi sono scemi….
Una formula che di certo si può applicare (e si applica) alle abitazioni, qui si tratta di uno ‘stadio” al momento (e da marzo) peraltro in buona parte inagibile, per le note disposizioni sanitarie. Non so se esistono, nel territorio nazionale, dei precedenti simili nella valutazione di un canone di concessione. La situazione si sta ingarbugliando sempre di più. Anche perché è bizzarra la figura di un inquilino che, nell’urgenza di un certificato di residenza, si lamenta con il proprietario di casa per un affitto giudicato troppo oneroso, dopo però non aver pagato neanche un Euro per un anno intero. A tal proposito Sagramola ha fatto riferimento al ‘nulla osta’ concesso dal Sindaco (però in virtù di quanto sottoscritto nel BANDO) ma questa è comunque musica da ballo per l’ ‘Opposizione’.
Giusto cosi ,non vedo perchè tutti i cittadini devono fare riferimento alle “formule” e mirri no,tutti siamo assoggettati a dei parametri quando paghiamo le tasse sugli immobili ,quindi anche lui si deve fare carico delle tariffe erariali,lo stadio ha una capienza di 36000 posti pertanto i suoi guadagni sono potenzialmente da champions poi se allo stadio ci va lui e suo zio amen
La legge è uguale per tutti almeno cosi dovrebbe,mia nonna vive in una casa di 120 metri quadri da sola e paga un botto di immondizia ,non prchè mangia molto ,ma perchè la “FORMULETTA” calcola i metriquadri e non quante persone producono immondizia.
Mirri firmando il contratto d’acquisizione del Palermo sapeva benissimo quanto costava il canone del Barbera ed inoltre vorrei ricordare che questi che si definiscono salvatori della patria non hanno pagato un’euro per l’utilizzo dello stadio nella stagione 2019/2020.
Mirri invece di dire ai media che il Palermo economicamente ha poche rivali anche in serie B cerca di pagare quello che ti spetta come fa qualsiasi cittadino palermo e se non sei ingrado di farlo vendi la società al miglio offerte perchè noi tifosi siamo stanchi dei MILLANTATORI.
Comunque, congruo o meno, il canone di concessione in esame è quello sempre pagato, senza fiatare, dalla fallita US Città di Palermo, nei 17 anni precedenti, era Zamparini, sia negli anni del sold out di abbonamenti ( il primo, in serie A) sia alla fine, in serie B, con 2mila abbonati e incassi totali da botteghino agli ultimi posti nella relativa classifica della categoria (e con il solo monte ingaggi pari a circa 19 milioni di Euro). C’è poi da aggiungere che la questione della concessione dello Stadio era finita anche nel mirino della Procura (richiesta di fallimento US Sportiva Città di Palermo) per via di un contenzioso con il Comune, pari a circa 100mila (centomila) Euro, poi chiuso per compensazione, dietro presentazione (Presidente Giammarva) di fatture relative a spese anticipate, per manutenzione straordinaria.
UN MOTIVO IN PIu’U’ PER FARSI UNO STADIO PRIVATO, E MANDARE I POLITICI A QUEL PAESE ( POLITICI GENTE INUTILE)
Che i POLITICI sono gente MEDIOCRE è fuori discussione, altrimenti eserciterebbero una PROFESSIONE.
Che MIRRI e SAGRAMOLA non vogliano pagare il Canone, che sia congruo o meno, lascia sconcertati !!!! Non FATE i PEZZENTI !!!!