Taranto, qualcosa più di una matricola. E il Palermo ritrova Saraniti
Il Palermo è atteso a Taranto per la seconda trasferta consecutiva di questo campionato. E non sarà una passeggiata, come del resto non lo è stata sabato a Messina, anche perché Taranto è una piazza tradizionalmente molto calda e i pugliesi hanno il morale a mille dopo il successo conquistato la settimana scorsa contro il Campobasso. E fa bene Giacomo Filippi a sollecitare la massima attenzione ai suoi, ai quali ha contestato un brutto approccio nel derby.
Il Taranto è tornato tra i professionisti dopo 5 anni dal ripescaggio in Lega Pro, l’ultima promozione sul campo risaliva alla stagione 2005/2006. All’amaro esordio stagionale – sconfitta alla prima di Coppa Italia Serie C nel derby con la Virtus Francavilla – sono seguiti un pareggio e una vittoria che tengono il Taranto a quota 4 punti in classifica, e quindi alla stessa “altezza” dei rosanero. E la porta dei pugliesi è ancora imbattuta.
Punti importanti in questo avvio di stagione, che danno serenità. L’allenatore Laterza ha a disposizione una rosa con dei limiti ma anche con buone individualità a cui si è aggiunto nelle ultime ore il neo acquisto Pacilli che potrebbe scendere in campo già contro il Palermo, il primo grande banco di prova per i pugliesi. Il Taranto, insomma, non parte in “prima fila” ma ha le risorse caratteriali per conquistare qualcosa di più di una comoda salvezza.
Tra i pali, Laterza può contare su Chiorra. Il bilancio delle prime due giornate è di 0 gol subiti e di alcune buone parate, sia nel pareggio contro la Turris sia contro il Campobasso. In difesa, hanno esordito tra i professionisti Tomassini e Ferrara, rispettivamente classe ’02 e ’99: il primo ancora un po’ timido, specie nella fase offensiva, l’altro più utile avanti e capace di buoni cross. Il vero “portavoce” del reparto difensivo è Benassai, uno dei protagonisti dell’imbattibilità tarantina in questo scorcio di campionato.
Bene Diaby a centrocampo, l’ex centrale del Licata ci mette il fisico e si scopre generoso nelle manovre offensive. Al suo fianco può contare su un veterano come Marsili, 34 anni, che fa ancora la differenza sul piano tattico (154 presenze e 14 gol totali con la maglia rossoblù). Servirebbe almeno un terzo elemento per completare il reparto. Laterza si è finora affidato a Longo, ma l’ex centrocampista del Lavello sta facendo fatica tanto da essere sostituito in entrambe le gare.
In attacco, Giuseppe Giovinco (fratello dell’ex juventino Sebastian) ha mandato un chiaro messaggio ai tifosi segnando a Campobasso un gol “fuori repertorio”: un colpo di testa in corsa. Ma è soprattutto da Saraniti che il Taranto si aspetta i gol della salvezza: l’ex rosa è ancora a digiuno ma oggi farà di tutto per segnare un gol dal sapore particolare.
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