Tedesco: “Meno soldi, più cuore. Ecco il Palermo che vorrei…”
Parla Giovanni Tedesco. L’ex capitano e allenatore rosanero parla a Repubblica della sua impresa con lo Gzira United in Europa League (eliminato l’Hajduk Spalato) e torna a ribadire la propria amarezza per la fine del Palermo.
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Sulla sua impresa europea dice: “I giornali croati dicevano che sarebbe stata una goleada e che era più probabile vedere un extraterrestre girare per le strade di Zagabria piuttosto che l’Hajduk eliminato dallo Gzira. Sono andato negli spogliatoi, mi sono messo in ginocchio davanti al giornale aperto. E’ stata una grande mancanza di rispetto nei nostri confronti e abbiamo dato il massimo fino ad arrivare alla vittoria”.
Una determinazione che Tedesco vorrebbe vedere anche nel Palermo del futuro: “Mi piacerebbe che la squadra della mia città avesse questa anima palermitana. In Serie D serve gente attaccata alla maglia. Gente giovane e che abbia il cuore rosanero. Allenare io il Palermo? Penso alla mia squadra, all’Europa League e ai progetti vincenti che abbiamo a Malta, ma non nascondo che sarebbe un sogno. Sarebbe l’occasione della mia vita. Ma so anche che in Italia è tutto più difficile se non hai uno sponsor o se non hai chi ti spinge”.
E aggiunge: “A vari livelli e con diverse responsabilità si è giocato con i sentimenti e l’amore di una città e della tifoseria della squadra. L’unica cosa che adesso mi auguro è che si possa voltare pagina. Spero che chi possa prendere il nuovo Palermo ci possa mettere passione e sentimento. Mi piacerebbe che il Palermo del futuro avesse meno soldi, ma molto più cuore. Di Mirri conosco la passione da vero tifoso e conosco bene anche Sagramola. Ferrero? Se vuole veramente il Palermo deve prima lasciare la Sampdoria. Non mi piace pensare al Palermo gestito da chi ha già un’altra società. Non mi piace immaginare che la mia squadra faccia la fine della Salernitana o del Bari; non può essere la succursale di nessuno”.
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Se vuoi vincere nel calcio servono soldi tutto il resto sono chiacchiere inutili da bar
Concordo
Caro Giovannino, non serve essere palermitani per avere il cuore rosanero e l’anima palermitana. Anzi proprio i non palermitani sono diventati gli idoli dei palermitani e hanno fatto vivere le migliori emozioni ai palermitani (amauri, cavani, pastore, miccoli, dybala, hernandez, simplicio, liverani, vernazza, di donato, Jajalo, zauli, balzaretti, sirigu, sukur e tanti altri)
I veri idoli dei Palermitani sono stati Miccoli, Toni.
I calciatori validi, campioni sono stati sempre apprezzati ovunque.
Il Palermo dei palermitani e cavolate simili non interessano a nessuno. Alla gente interessano 11 leoni in campo che a prescindere dalla nazionalità e dall’etnia diano il massimo in campo.
Questo vale in tutte le tifoserie mica solo a Palermo.
Questo un altro semtimentalone che nonostante ha vissuto fuori ha giocato anche a discreti livelli dice ste cavolate peggio di’ ficarra!!!ma la volete piantare ma che vuol dire meno soldi??ma se siamo falliti proprio perché sono mancati i soldi come fate a dire ste cavolate???anzi ci vogliono più soldi il calcio oramai è solo soldi enulla più!!!tedesco arruspiagghiati puri tu!!!
siamo falliti a causa della gente inutile come te che ha abboccato alla falsa promessa dei soldi. zamparini docet
Si meno soldi x vivacchiare in eterno nelle migliori delle ipotesi tra lega pro serie B , come all’epoca di Giovanni Ferrara presidente.
Perchè non dice questo ai tifosi della sua squadra cioè dello Gzira United