Tedino: “Situazione nazionali grottesca. Infortuni? La sfortuna non esiste, ma…”
Bruno Tedino, sul fronte nazionali, passa subito all’attacco: “Il regolamento non lo faccio io, non è quello che mi rattrista. Io sono chiamato in causa per trovare soluzioni e restare in piedi. È però una situazione grottesca e nessuno lo dice. La Serie D si ferma per il Torneo di Viareggio, si fermano i campionati Primavera e Under 17. Ma tocca a noi trovare delle soluzioni”.
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E in ottica nazionali, ritorna il tema del mercato e delle scelte fatte con l’ex ds Fabio Lupo: “Evitare le assenze? A gennaio ci abbiamo pensato, ma nel girone d’andata avevamo fatto bene e prendere altri giocatori avrebbe creato i presupposti per una non sana competizione. Chi era qui poteva vedersi scavalcato. Si sono fatti male Morganella, Aleesami, Rolando e Rajkovic. Queste sono cose che non si possono programmare. Io, Lupo e Zamparini ci siamo fidati di questo gruppo”.
A Novara sarà sfida contro una sua ex squadra ed un allenatore che conosce bene lui e Palermo: “Il mio anno a Novara è stato difficile ma voglio ricordare il Dott. La Rocca. Quell’esperienza mi ha aiutato a crescere anche se è stata dura. Ho giocato tante volte contro Di Carlo, è un allenatore molto capace e bravo. Senza nulla togliere a Corini. L’ho sfidato in Primavera 2002/2003, una Primavera di Di Carlo che fece molto bene, aveva anche Rigoni. Poi giocammo io con la Pistoiese, lui con il Mantova. La sconfitta dell’andata? Credo che noi eravamo ancora una squadra in via di definizione rispetto ad ora. Non mi lascio scoraggiare dall’emergenza: non mi abbatto mai, neanche se andassimo a Novara in 8. Il campo in sintetico? Loro ci sono abituati e sono abituati a gestire seconde palle e contrasti”.
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E in vista dell’obiettivo finale ribadisce: “Adesso abbiamo un’identità più marcata rispetto a prima. Il Palermo è una squadra che ha dentro di sé una grandissima possibilità concreta di andare in Serie A. Abbiamo superato un periodo negativo per i risultati ma non sul piano delle prestazioni. La squadra ha dei mezzi importanti per arrivare fino in fondo. In maniera ambiziosa e non presuntuosa, abbiamo sempre detto di voler vincere il campionato. Alcune volte si pensa che il Palermo sia la Juventus della B. Ci sono altri avversari forti e squadre che hanno attaccanti che hanno fatto molti gol, ma noi non ci nascondiamo. Non siamo una squadra di un altro pianeta e le altre di bambini dell’asilo; mi vien da ridere”.
Sul fronte infortunati dice: “Moreo è un giocatore importante per noi sta proseguendo molto bene un certo tipo di percorso deciso insieme per recuperare un po’ di linfa. Voglio spendere delle parole per coloro che non stanno giocando per il momento: Murawski e Chochev meriterebbero di giocare. Arriverà il loro turno, ma non posso impiegarli in altri ruoli. Sulla sinistra puntiamo molto su Rolando: si è ritrovato e sta interpretando bene il ruolo applicandosi tantissimo in entrambe le fasi; ha bisogno di continuità”.
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Ancora una volta il tecnico rosanero esalta il ruolo e le prestazioni di La Gumina: “Nino è un ottimo calciatore e lo sapevamo, sta facendo bene ed è in continua evoluzione. Quando non si prende gol, non si prende per merito di tutta la squadra. Così come quando si segna. Assenze? Perdere contemporaneamente Bellusci, Aleesami e Rajkovic dà fastidio. Ma la sfortuna non esiste”. E aggiunge: “Esiste un fattore traumatico, come accaduto a Morganella, Chochev e Ingegneri. Gli infortuni muscolari sono cose diverse ed era da molto tempo che non succedeva niente. Quando trovi la miscela giusta per far quello che vuoi fare e poi ti tolgono determinati ingredienti dà fastidio”.
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