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Tedino ottimista: “Tutti insieme supereremo le difficoltà. Siamo forti”

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Tedino sembra più teso del solito. Lo capisci da quel che dice, da come lo dice e anche da quello che non dice. L’arbitraggio di Parma, ad esempio. E’ stato il leit motiv della settimana ma lui non ha fatto accenno. Insiste sui valori di squadra, parla di 20 titolari e non 11 come a rispondere a qualche critica sulle ultime scelte di formazione. Ma resta ottimista sulla volata finale, prudente ma ottimista.

“Palermo più pericoloso con due punte? Ho sempre avuto una grandissima fiducia su La Gumina: quando qualcuno parla bene di lui, finisce per parlare bene di me. E’ sempre una questione di equilibri: che giochino insieme La Gumina e Nestorovski è una questione di equilibri. Mi fa imbestialire quando qualcuno non capisce che si vince in 20 giocatori, non 11. Non sposti un giocatore di qua e di là e cambiano le cose: bisogna fare tante valutazioni, dalle nostre condizioni a quelle degli avversari: ci sono anche questioni di dispendio energetico che valutiamo giorno per giorno. Non siamo degli sbandati: abbiamo bisogno di tutti i giocatori; anche Aleesami… abbiamo il dovere sacrosanto di avere 20 titolari, che abbiano tutti lo stesso obiettivo. Se cerchiamo di parare il colpo con una sola persona non va bene: qualcuno ha avuto più possibilità, altri meno. Ma tutti i giocatori sanno di poter essere titolari: difficilmente ho messo in campo la stessa formazione, ma il contraccolpo psicologico lo si riceve per altri motivi (arbitraggio?, ndr)”.

PALERMO REAGISCE, SCENDONO IN CAMPO I TIFOSI


Da Tedino anche un messaggio indiretto ai tifosi. “All’inizio della stagione l’ho già detto e non voglio entrare nella testa degli altri: il momento è importante per noi e per la città. A Parma sentire i boati della curva è stato importante ma io non devo lanciare messaggi: ognuno sa che deve portare il suo contributo, con grande attaccamento ai colori. Reputo la prestazione di Parma sufficiente, ma non siamo stati bravi ad aggredire e non abbiamo avuto la qualità nel palleggio vista contro Carpi ed Entella. Sono qualità che vorremmo sempre avere, ma sono comunque inezie. La gestione nervosa dei momenti negativi? E’ una domanda pertinente e di difficile risposta: quando una persona è nervosa, lo stato mentale ne risente, dipende anche da quello che vedi attorno a te. Dobbiamo essere bravi a trovare l’errore, gestirlo e trasformarlo: allora sì che diventi squadra forte ed esci dalle difficoltà. Da solo, senza la squadra non ci riesci, ma siamo persone. Quanto è forte il Palermo? Non dò numeri ma siamo forti”.

GIAMMARVA: “ORGOGLIOSO DEL PALERMO”

Uno sguardo all’avversario di domani, il Pescara. “Non so come giocherà ma davanti ha giocatori di grande gamba, molti dei quali funzionali al gioco di Zeman, con gambe importanti. Bisognerà fare attenzione alla fase di transizione: lì sono molto forti. Pillon lo conosco molto bene. L’ho conosciuto quando Guidolin era a Treviso: è un allenatore bravo e preparato, una brava persona e lo stimo tantissimo.

Il tecnico poi parla dei singoli e regala qualche “carezza”. “Chochev? Sapete quanto lo “amo”, lo considero concreto per il mio calcio. L’ho aspettato un poco e ho voluto parlargli; ora è tornato utile e nel suo dna ha anche il gol. Jajalo è un professionista esemplare e aveva solo bisogno di grande fiducia. Mato gioca in un ruolo non proprio suo, ma si è calato nella parte e ha una bava alla bocca devastante. Bellusci prosegue il suo percorso e credo che anche per la Cremonese non ci sarà. Rajkovic dopo 3 partite sta bene: è un uomo con la U maiuscola e soprattutto sta bene fisicamente. Il gol segnato a Parma è il segno del passo avanti che ha fatto. Mette sempre grande impegno, un ragazzo che dà grande soddisfazione: con Petrucci e Puleo ha fatto un lavoro incredibile. Dawidowicz? Sta bene, Szyminski un po’ meno. Come ho visto, in generale, i giocatori? Vorrei vederli sempre con la bava alla bocca, anche in amichevole, vogliosi di fare qualcosa di importante. Non ho visto altro se non il voler giocare la partita di domani. A parte le sviste, dobbiamo pedalare forte e andare veloci: siamo stati tanti giorni fuori e non è stato il massimo, ma l’organizzazione ci ha permesso di lavorare al meglio. Dobbiamo avere grande energia, ma vincere significa anche essere razionali e partire al momento giusto”.

PALERMO – PESCARA, PROBABILI FORMAZIONI

Infine uno sguardo alla classifica. “La rincorsa di Perugia, Parma e Bari? Non possiamo guardare sia davanti che dietro: dobbiamo fare il nostro percorso e raggiungere la quota prefissata. ogni avversario nasconde insidie e lotta per un qualche obiettivo. Dobbiamo giocare senza ansia”.

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