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Tedino: “A Brescia senza alibi. Palermo, voglio giocatori incazzati! Monachello…”

Adesso testa solamente al campo. Bruno Tedino, in conferenza stampa, analizza il mercato del Palermo: “Soddisfattissimo di come sono andate le cose, gli sforzi fatti dalla proprietà e da Zamparini sono stati importanti e vanno sottolineati – esordisce il tecnico rosanero – . Lupo l’ho sentito spesso e ed è stato bravo a fermare certe trattative, a creare una squadra con più possibilità per essere protagonista e puntare alla categoria superiore”, assicura. “Il mercato dovrebbe dare prospettive a chi da un orizzione più sereno: Andrea Rispoli è sempre stato sereno, nelle ultime 24 ore ricevere un’offerta mette in confusione tutti – ammette – . La sua forza è stata di tirarsi su le maniche e decidere di cercare la massima serie con questa maglia”.

Calciomercato terminato, davanti un campionao complicato da affrontare. A partire dalla discussa gara di domani, in casa del Brescia: “Ci aspettiamo una squadra che va lì a fare risultato, anche come esame per capire se io ho sbagliato qualcosa. Per loro è un’occasione importante per interpretare lo spirito di gruppo. Le difficoltà ci saranno, il Brescia ha fatto un buon mercato ma vogliamo rimanere in piedi. Caso nazionali? Beneficiamo delle qualità di grandi giocatori. Non abbiamo fatto un mercato prendendo questi giocatori, abbiamo ereditato questi giocatori e preso diversi giocatori giovani – ribadisce Tedino – . Ci vogliono sempre delle richieste per dare via dei giocatori: non possiamo barattare certi giocatori per altri da scoprire, dopo 45 giorni di lavoro e di amalgama di un gruppo. Io non cerco alibi: a Brescia abbiamo buoni giocatori. Bisogna avere grande forza mentale: chi non ce l’ha, possiede una mentalità perdente”, il monito lanciato da Tedino.

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“I miei ragazzi voglio vederli positivamente incazzati domani, non oggi – prosegue – . Certo distribuire i carichi di lavoro in settimana con tante assenze non è stato facile”. Tedino dovrà fare i conti anche con un centrocampo praticamente inedito: “Murawski e Gnahorè sonon molto diversi da Jajalo e Chochev per ruolo e concezione calcistica. Dovranno sacrificarsi e dare qualcosa in più al centro. Dovevamo fare delle scelte per avere maggiori opzioni sui 90 minuti. Ci sono vari modi di fare le partite, vincerle e perderle. Dobbiamo ricercare un certo spirito: domani non è un test importante, di più”, spiega l’allenatore rosanero. Tedino è conscio delle difficoltà che si dovranno affrontare: “Questa gara penso sia molto più ricca di incognite: i ragazzi si sono allenati molto, ma hanno giocato poco insieme. Il Brescia gioca con 7 uomini oltre la linea della palla e ci infastidirebbe anche al completo – analizza – . Contro l’Avellino hanno fatto 60 minuti straordinari. Dobbiamo fare una partita importante per tutti i 90 minuti. Sono un tipo propositivo: se andiamo lì in modo intelligente bene. Se pensiamo di essere la squadra delle riserve sarebbe un problema”. Tutta questione di testa.

Antonino La Gumina potrebbe essere invece il protagonista del match: “Prima di essere un giocatore affermato ha tanti ostacoli da superare: è una punta vera come Nestorovski: ha una bella briscola in mano, ma non deve sentirsi sotto esame. Lo staff e la squadra ha stima di lui: non ha grande esperienza, ma può dimostrare di essere importante”. Il mercato ha regalato a Tedino un altro attaccante, Monachello: “È un giocatore un po’ diverso: forse potevamo farne a meno ma in ottica nazionali ci serviva (Balogh è anche infortunato). Gaetano sa giocare a calcio: deve metterci foga e bava alla bocca per giocarsi il posto. Oggi lo conosceremo, ma il gruppo ha dimostrato di avere buone soluzioni”.

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Palermo accusato di avere troppi stranieri in squadra, ma Tedino spegne qualsiasi polemica: “Non credo sia questione di etnia, ma di giocatori bravi, preparati e vogliosi di dare una mano a questa squadra. I gruppi si formano con le persone intelligenti: un macedone, uno svedese, un italiano… tutti hanno pregi e difetti. Nestorovski e Trajkovski sono partecipi in campo e fuori, Chochev ha segnato: può essere un buon viatico. Si stanno tutti allenando bene, stanno bene ed il merito è certamente loro”. Tanti giovani invece sono stati ceduti: “Lo Faso aveva tante offerte e secondo voi come si è allenato? I ragazzi sono influenzati da queste offerte, noi non possiamo essere nella loro testa – spiega Tedino – . Sono tanto giovani e rischiano di fare degli errori: se fosse rimasto sarebbe stato ampiamente considerato, se però avesse espresso quanto può dare. Ha fatto fatica, ma non mi pare giusto che quando le cose vanno male tutti i scopritori di talenti spariscono. Ruggiero? Ha giocato quando il Palermo era già retrocesso. E prima? Non si può aver tutto: bisogna avere idee chiare. Chi fa meglio gioca, chi fa peggio resta in panchina”.

Con la permanenza di Rispoli, si assisterà ad un bel duello sulla fascia destra rosanero: “Rispoli è più forte ad attaccare, Morganella a difendere ma si adatta a giocare a sinistra. Vederli insieme non è impossibile. Rolando? Ha grande potenzialità. Ha avuto questo infortunio alla caviglia che l’ha penalizzato. Perdi condizione e un po’ di gerarchie: domani per lui è una prova importante, ma sapiamo che ci può dar tantissimo e soluzioni diverse dal punto di vista tattico”. E sulle scelte di formazione: “Caracciolo è forte nel gioco aereo: preferisco Dawidowicz rispetto ad Accardi. Bellusci ci dà esperienza: ha mestiere e dinamicità mentale. Lo volevamo per questo motivo: ha tanta cattiveria agonistica ed il suo rientro è importante”. Chiusura dedicata a Rajkovic: “Non viene preso in considerazione, ma entro un mese potrebbe tornare in gruppo ed è un giocatore che ci può dare una mano – informa Tedino – . Lo valuteremo”.

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