Tedino: “Il Palermo tiene alla città. Tifosi? Alle volte sembra di essere a teatro. Zamparini… “
Bruno Tedino si racconta. Il tecnico rosanero parla della sua storia da allenatore in tuta (“come Guidolin, rimasi folgorato dal suo modo di allenare”), dei suoi affetti più cari e della figlia tifosa del Palermo, ma anche della situazione della squadra e delle prospettive della squadra, oltre al rapporto con il patron Zamparini.
In una lunga intervista concessa a Repubblica Palermo (realizzata da Massimo Norrito) si mostra molto soddisfatto del rendimento dei suoi ragazzi: “Abbiamo giocatori che tengono al buon nome della città. Al primo allenamento a Boccadifalco, dopo la contestazione, ho capito che i ragazzi erano sulla buona strada: i ragazzi volevano allenarsi ed è stato un bellissimo segnale”.
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E aggiunge: “Stadio deserto? Una contestazione la si porta avanti sino alla fine, però dispiace: alle volte sembra di essere a teatro. La vita mi ha insegnato che non ci sono sfide facili. Siamo professionisti pagati per risolvere problemi, se non troviamo soluzioni siamo perdenti. Sono un tipo schivo: a maggio spero che a festeggiare sia l’intera città”.
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ZAMPARINI: “MANCA L’AFFETTO DEI TIFOSI. A PALERMO MIO ANNO PEGGIORE”
Sul rapporto con Zamparini è schietto: “Ho conosciuto una proprietà che ha grandissima voglia di riportare il Palermo in Serie A e non ho mai avuto input di fare giocare questo o quell’altro. Zamparini ama il calcio, ci confrontiamo due volte alla settimana, il tutto sempre in maniera leale e con buon senso”.
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E sull’istanza di fallimento dice: “Sarebbe meglio se non ci fosse, ovvio, ma sono molto sereno, non ci manca niente. Ad esempio: per le trasferta di Bari e Cesena abbiamo usato il charter. Le scoietà in difficoltà non possono permetterselo. Nestorovski via? Non lo prendo neanche in considerazione, quella del patron era solo una battuta per elogiare il gruppo: Nestorovski ha rinnovato il contratto e vuole riportare il Palermo in Serie A”.
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Ed invece prendila seriamente in considerazione! L’ipotesi della cessione del macedone non è proprio campata in aria!
Tengono al buon nome?non si direbbe visto che sono gli stessi che lo scorso anno ci hanno condotto trionfalmente inB!la proprietà vuole tornare in A?peccato che negli ultimi anni ha fatto di tutto x andare sempre in B!sveglia Ciccio tedinoarruspigghiati!!!
Questo Tedino mi sembra un bimbo chev vive un sogno ,abituato a Pordenone,poveraccio dice un sacco di cose ingenue a cominciare dal teatro ignorando le mortificazioni subite dal friulano che negli anni ha fatto di tutto per mandarci in B e in giro in Italia a prendere palate di mer…in faccia!!tedino….teedino dovresti esssere piu oculato e attento prima di fare certe dichiarazioni
bello fare commenti senza vivendo la realtà di questa squadra o magari tifando per un’altra senza aver mai messo piede allo stadio. Palermo NON HA BISOGNO di questi PSEUDO-TIFOSI tesserati solo nelle pagine di una chat. Per me si dovrebbe mettere come regolamento l’esibizione di almeno un tagliando di ingresso allo stadio di palermo. Tutti i altri sono indegni di fare commenti da sapientoni del divano – si devono solo vergognare perchè non stanno aiutando una squadra che merita il calore di una città e dei suoi VERI tifosi
Confermo in toto le tue parole, Salvatore. Questi “leoni da tastiera” sarei curioso di vedere a quante trasferte a catania sono andati o quanti abbonamenti hanno di quando il Palermo era in serie C. O la si ama, o sono solo chiacchere e (neanche) distintivo!
In effetti leggendo i primi commenti viene da chiedersi veramente di quali tifosi stiamo parlando, premesso che il friulano è un mercante nulla si può dire sulla professionalità di Tedino né sull’impegno dei giocatori in questo anno. A volte leggendo i commenti viene da pensare che siano scritti da tifosi avversari. Siamo primi in classifica. Cerchiamo di ritrovare unità anche noi tifosi e auguriamoci che il prossimo anno ci sia veramente il cambio di gestione della società. Forza Palermo sempre.
Tedino:Stadio deserto? Una contestazione la si porta avanti sino alla fine.
E’ cosi.